Abruzzo: la cucina abruzzese prende i vip per la gola a San Remo

Artisti, giornalisti, politici e personaggi del mondo del gossip saranno presi per… la gola, a Sanremo, dalla rete di imprese In.Tour-Unione Turismo Abruzzo, con sede a Lanciano (Ch). Il 9 febbraio, infatti, nell’ambito di “Sanremo doc”, in concomitanza con la 65esima edizione del Festival, In.Tour, in collaborazione con l’Associazione Cuochi di Villa Santa Maria, ha […]

sanremo2015.jpgArtisti, giornalisti, politici e personaggi del mondo del gossip saranno presi per… la gola, a Sanremo, dalla rete di imprese In.Tour-Unione Turismo Abruzzo, con sede a Lanciano (Ch). Il 9 febbraio, infatti, nell’ambito di “Sanremo doc”, in concomitanza con la 65esima edizione del Festival, In.Tour, in collaborazione con l’Associazione Cuochi di Villa Santa Maria, ha promosso e organizzato una serata di gala all’insegna dell’enogastronomia della nostra regione: l’appuntamento è stato presentato oggi con una conferenza stampa. Oltre 150 gli ospiti a Sanremo – tra cui spiccano Anna Tatangelo, Anna Falchi, Nek, Raf, Amara, Gianluca Grignani, Luzzato Fegiz e Vincenzo Mollica – ai quali sarà proposto un menu tipico abruzzese: tagliere di salumi tradizionali, pallotte cace e ove, ventricina da spalmare, brodo di Natale, paccheri con salsicce e arance della Costa dei Trabocchi, agnello porchettato, un assaggio di pizze e foje, arrosticini e dolci: taralli, mustaccioli, bocconotti e cicerchiata. A preparare i piatti gli chef (tutti aderenti all’Associazione Cuochi di Villa) Miriam D’Angelo, titolare del ristorante Esperia di San Vito Chietino; Adriano D’Ovidio titolare de “La Furnacelle” di Lanciano e Flavio Bucco, titolare del ristorante “Bucco” di Fossacesia, con il supporto tecnico di Alberto Zulli. Le pietanze saranno accompagnate da vini delle cantine abruzzesi, soprattutto da Cococciola, Pecorino e spumanti e da liquori come genziana e ratafia. Vini e prodotti vari e servizi per la riuscita dell’iniziativa saranno offerti da In.tour, Italy professional company, Marfisi Carni, Oleificio Andreassi, Pastificio Cocco, Pastificio Maiella, Officina 5 caffè, Liquorificio Jannamico, Cantina Frentana, Citra Vini, Cantina Crea Vini, Tenuta San Tommaso, Fieni’s Bevande, L’orchidea – Sapori dei trabocchi. La peculiarità dell’iniziativa a Sanremo sta anche nel fatto che, durante la cene di gala, ogni cantante ospite avrà un piatto abbinato e dedicato. “Per la Tatangelo – spiega Miriam D’Angelo – prepareremo ‘seppia tricolore con crema di piselli e seppie arrostite con pomodorini’; Nek potrà degustare pasta fresca con calamari e peperone dolce di Altino; Grignani invece involtini di scampi su letto di rucola all’aceto balsamico; Raf assaggerà chitarrina di scampi e arance, mentre Amara un panino con calamari arrosto in salsa piccante con pomodorini, cipolla e insalata”. Ma la promozione dell’enogastronomia abruzzese si protrarrà anche nei giorni a seguire nella location del porto turistico di Sanremo dove su uno yacht saranno offerte degustazioni durante le interviste ai protagonisti della manifestazione canora. Insomma un Festival… di gusto. “Una proposta e una sfida – spiega Marco D’Ovidio, presidente di In.Tour – per attirare l’attenzione sui nostri sapori e sui nostri territori, in cui crediamo e che vogliamo promuovere in ogni modo”. “La nostra Associazione – dichiara Denys Ladisa, delegato dell’Associazione Cuochi di Villa Santa Maria (ACVS) che ha appena rinnovato il direttivo e il cui presidente è lo chef Tommaso Sboro – è orgogliosa di inviare una propria équipe alla rassegna canora più importante d’Italia. E siamo solo all’inizio…”. “I nostri prodotti sono i nostri ambasciatori – afferma Camillo D’Alessandro, sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo durante l’incontro con i giornalisti -. Questo è e sarà il nostro punto di forza”. D’Alessandro approfitta anche per fare il punto sull’Expo, dove “per l’offerta che proporremo – dice – dovrà scoppiare il caso Abruzzo. Tra l’altro – sottolinea – a Milano saremo capofila di due progetti: ‘Appennino Parco d’Europa’ e un altro sulla qualità della vita. Lo sviluppo della nostra regione – conclude – deve passare per agricoltura e turismo”.

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