Univaq: ripristinato il numero di posti a Medicina

Allarme rientrato all’Aquila. In un decreto del Miur per l’ateneo abruzzese risultava una decurtazione di diverse decine di posti per la Facoltà di Medicina e Chirurgia: da 120 a 98. E’ in seguito emerso che si trattava di un errore, che non ha mancato di far preoccupare le autorità aquilane. “Vogliamo ringraziare il ministro Giannini ed […]

Allarme rientrato all’Aquila. In un decreto del Miur per l’ateneo abruzzese risultava una decurtazione di diverse decine di posti per la Facoltà di Medicina e Chirurgia: da 120 a 98. E’ in seguito emerso che si trattava di un errore, che non ha mancato di far preoccupare le autorità aquilane.

“Vogliamo ringraziare il ministro Giannini ed i dirigenti del ministero per l’ulteriore manifestazione di attenzione che il Miur ha riservato alla nostra Università, in questa fase drammatica della nostra storia”. Inizia così una nota a firma congiunta Massimo Cialente, sindaco di L’Aquila, e Paola Inverardi, rettore dell’ateneo aquilano, in cui si ringrazia il ministero dell’Istruzione.

“Per un errore ‘tecnico’- continua infatti la nota- sul decreto ministeriale che assegna il numero di posti nelle immatricolazioni nei corsi di Medicina e Chirurgia, al nostro Ateneo sarebbe, infatti, stato applicato un taglio che avrebbe portato il numero degli iscritti a soli 98, a fronte di un potenziale di 120, pregiudicando la massa critica di un corso di laurea efficace ed efficiente. Grazie al ministro ed ai suoi collaboratori, che hanno compreso la gravità assoluta che ne sarebbe derivata, il problema è stato immediatamente risolto, in meno di dodici ore”.

Questo intervento, continuano Cialente e Inverardi, “segue di pochi giorni un’altra manifestazione di vicinanza e strategica solidarietà, rivolta al nostro Ateneo, quale la firma dell’accordo di programma MIUR – Università dell’Aquila con il quale si assicura una stabilità di bilancio che permetterà di poter programmare al meglio, per i prossimi anni, tutti gli interventi strategici per portare l’Ateneo ad affrontare prospettive ancor più competitive”.

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