TSA, Pezzopane: appello a D’Alfonso per soluzione positiva

“La notizia che il Ministero ha attribuito oltre 1.400.000 euro all’ISA era nota da tempo. Così come è noto che il Ministero, da tempo, ha previsto per il TSA la somma di 645mila euro, riconoscendolo come TRIC. Insomma a Roma, Governo e Parlamento continuano a credere che la rinascita dell’Aquila e dell’Abruzzo passi anche attraverso […]

“La notizia che il Ministero ha attribuito oltre 1.400.000 euro all’ISA era nota da tempo. Così come è noto che il Ministero, da tempo, ha previsto per il TSA la somma di 645mila euro, riconoscendolo come TRIC. Insomma a Roma, Governo e Parlamento continuano a credere che la rinascita dell’Aquila e dell’Abruzzo passi anche attraverso la cultura. L’impegno del Ministro Franceschini per il jazz all’Aquila lo testimonia ulteriormente”. Lo dichiara la senatrice PD, Stefania Pezzopane, in relazione alle vicende del TSA, teatro stabile abruzzese.
“Ma la Regione Abruzzo che intende fare? Se dovesse praticare i tagli annunciati, si arriverebbe a condannare a morte sicura la cultura abruzzese. Dopo la riduzione dei finanziamenti all’Istituzione Sinfonica Abruzzese, la mannaia potrebbe arrivare per il Teatro Stabile d’Abruzzo, di cui la Regione è uno dei soci fondatori. Ovvero, comunque risponderebbe direttamente di ogni scelta o situazione di deficit. Dopo il riconoscimento del Ministero a Teatro di rilevanza di interesse culturale, ci si sarebbe aspettati un atteggiamento diverso da parte dei vertici regionali, invece se andasse in porto l’ipotesi di un taglio dei fondi, è chiaro che anche il Ministero rivedrebbe il suo finanziamento. D’altronde lo stanziamento FUS è legato a doppio filo con quello regionale e degli enti locali. 
L’Abruzzo perderebbe un altro tassello della propria cultura, uno degli enti più prestigiosi con oltre 50 di storia alle spalle. Rivolgo un nuovo appello al presidente D’Alfonso affinchè risolva positivamente questa vicenda. Da parte mia, oltre a finanziamenti FUS, ho inserito nel 4% dei fondi per la ricostruzione finalizzati al rilancio produttivo, anche le istituzioni culturali ma tutti questi sforzi rischiano di essere vanificati”.

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