Uno dei tanti problemi che attanaglia gli studenti dell’Università dell’Aquila di tutte le facoltà è quello del trasporto pubblico urbano, assolutamente inefficiente. Gli autobus di linea passano ogni 40 minuti, quando passano, e non raggiungono tutte le destinazioni. Una tra tutte la Stazione Ferroviaria dove i pendolari si recano a piedi a riprendere il treno dopo le lezioni.
L’Aquila, una città sempre meno a misura dei giovani, è quanto emerge dalle interviste realizzate da tiKotv tra i giovani aquilani, nell’ambito del progetto New Media Center: la Video Community sostenuto dai “Fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese”.
Mancano luoghi di aggregazione e socializzazione: una volta c’era un centro storico e oggi non c’è più; una volta c’erano locali molto frequentati da giovani e oggi non ci sono più. A L’Aquila abbondano solo pub e bar.
C’è bisogno di invertire questa tendenza e costruire un progetto di lungo periodo, serio e ambizioso, ampiamente partecipato, per rilanciare la vita sociale e culturale aquilana.
L’Aquila rischia di perdere un’intera generazione se le istituzioni non si danno da fare.
E’ ora di dare risposte, non a parole, a questioni e progetti che si trascinano ormai da anni, a partire dall’ ex asilo nido di viale Duca degli Abruzzi al polo culturale di Parco del Sole, dall’ex mattatoio a Borgo Rivera a spazi per concerti.
Bisogna accelerare i tempi, perché a forza di rinvii si rischia di far morire i “pazienti” (i giovani, l’asilo, la città).
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