Asl Pescara: La Fials incontra i tre Direttori

Martedì 17 c. m. si è svolto un incontro tra la Segreteria provinciale dell’Organizzazione Sindacale FIALS ed i Direttori dell’Azienda Sanitaria Locale 3 Pescara. Erano presenti Armando Mancini, Direttore generale, Valterio Fortunato, Direttore saniario e Paolo Zappalà, Direttore Amministrativo E’ stato dapprima esaminato lo stato dei servizi, sia sotto l’aspetto strutturale che l’aspetto organizzativo che […]

Martedì 17 c. m. si è svolto un incontro tra la Segreteria provinciale dell’Organizzazione Sindacale FIALS ed i Direttori dell’Azienda Sanitaria Locale 3 Pescara.

Erano presenti Armando Mancini, Direttore generale, Valterio Fortunato, Direttore saniario e Paolo Zappalà, Direttore Amministrativo

E’ stato dapprima esaminato lo stato dei servizi, sia sotto l’aspetto strutturale che l’aspetto organizzativo che delle “regole” che devono essere seguite.

Il Segretario provinciale Gabriele Pasqualone, ha dichiarato: “Esaminare lo stato in cui versano i Servizi per immediatamente riorganizzarli è il presupposto sia per dare ed ampliare le risposte alle esigenze della popolazione, sia per rivitalizzare e promuovere le professionalità già presenti in Azienda che, a volte, scontano carenze che ne limitano la operatività”.

Sono poi stati esaminati alcuni aspetti che, a giudizio della intera Segreteria, hanno caratterizzato fortemente gli ultimi sette anni di gestione operata dai due precedenti Direttori generali. Ovvero la mancanza di regole sia per quanto riguarda la mobilità del personale che il mancato riconoscimento delle reali professionalità in possesso dei dipendenti. Per la mobilità si è riscontrato come vi siano persone che hanno “lasciato” i Reparti per svolgere attività di segerteria in alcuni uffici. Alcune senza neanche prescrizioni sanitarie rilasciate dagli organi competenti. Questo comporta che i Reparti siano sguarniti di personale con l’aumento del lavoro per chi vi rimane ad operare ed una risposta evidentemente carente alle esigenze dei ricoverati e degli utenti.

E’ stato richiesta la stesura ed applicazione di un Regolamento per quanto riguarda la mobilità che individui innanzitutto la reale esigenza dello spostamento ma che impedisca che personale con qualifiche sanitarie vada ad occupare posti da amministrativi.

E’ stato anche posto l’accento come sia opportuno individuare i reparti ove l’attività richiede – per la tipologia dell’Utenza – un tipo di lavoro che produce nell’Operatore un grosso stress e che, quindi, bisogna prevedere innanzitutto per loro le mobilità.

Si è poi passati ad affrontare le tematiche quali la rete ospedaliera e dei servizi del territorio. Pur in attesa delle decisioni del governo centrale, si è ribadita la opportunità di salvaguardare servizi ed attività per quelle tipologie di servizi che sono storicamente insediate nei territori dell’Azienda e, per quanto riguarda la rete ospedaliera, la Segreteria ha ritenuto opportuno segnalare come debba essere tenuta in massima considerazione l’aspetto geografico del territorio. Anche sotto il punto di vista della viabilità e tempi di percorrenza. Se ciò viene esaminato con attenzione, la chiusura di alcuni Presidi non potrà essere legata solo a pura convenienza economica, ma dovrà rispettare e rispondere in modo adeguato e tempestivo ai bisogni delle persone residenti.

Si è poi ribadito, inoltre, come la mancata erogazione da parte della Azienda USL di Pescara, di alcune prestazioni sanitarie che – alcuni hanno ritenuto economicamente non vantaggioso attivare – non comporta alcun risparmio.

I cittadini che hanno bisogno di quel tipo di prestazione si rivolgono ad altre Asl. Il “risparmio” derivante dal mancato acquisto di quella apparecchiatura e/o dal “taglio” delle prestazioni strumentali e di laboratorio, nonché medico-specialistiche viene azzerato con l’incremento della mobilità passiva non producendo economicamente alcun vantaggio per l’Azienda e producendo un disservizio ed un aumento dei costi per il malato ed i loro familiari che – a volte – compiono veri e propri “viaggi della speranza” con destinazione il nord Italia se non sino all’estero.

Si è suggerito di attivare una ricognizione in tutta l’area territoriale delle ore di specialistica per individuare sia gli eventuali esuberi di ore sia la concentrazione di specialisti in una sola sede di lavoro che la carenza della stessa branca in altri territori.

La Segreteria ha poi dato atto di come, anche se da pochi giorni dall’insediamento, il Direttore abbia già espresso alcuni indirizzi che denotano come – su tali decisioni – il Sindacato FIALS condivide tali scelte.

Si è citato, ad esempio, la messa in opera dei macchinari del Presidio Ospedaliero di Popoli che giacevano da anni inutilizzati ed aver affrontato, definendone la tempistica, dei lavori al nuovo Presidio di Montesilvano.

Al termine si è convenuto di incontrarsi nuovamente a breve per esaminare lo stato delle proposte fatte e i riscontri alle stesse segnalazioni.

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