Draghi, dacci la “helicopter money” !

Un gruppo di 18 membri del Parlamento Europeo ha firmato una lettera aperta a Mario Draghi come invito affinché la Banca Centrale Europea studi la concreta fattibilità della misura definita ‘helicopter money’. La lettera, che è stata consegnata alla BCE lo scorso venerdì mattina, incoraggia la BCE a portare avanti una piena e approfondita analisi […]

Un gruppo di 18 membri del Parlamento Europeo ha firmato una lettera aperta a Mario Draghi come invito affinché la Banca Centrale Europea studi la concreta fattibilità della misura definita ‘helicopter money’.

La lettera, che è stata consegnata alla BCE lo scorso venerdì mattina, incoraggia la BCE a portare avanti una piena e approfondita analisi delle possibili misure alternative al quantitative easing.
La lettera si fa latrice di due proposte: un quantitative easing ‘verde’, ecologico, e il cosiddetto ‘helicopter money’, meccanismo tramite il quale la banca centrale andrebbe a distribuire moneta direttamente ai cittadini.

“Dopo diversi anni consecutivi in cui si è fallito l’obiettivo, sarà sempre più difficile per i cittadini rimanere pazienti, se verranno ignorate misure alternative. Crediamo” – dice la lettera – “ che, prendendo in seria considerazione queste misure alternative, la BCE darebbe un importante segnale di impegno e ambizione”.
E’ stata firmata da Parlamentari Europei di 11 differenti Paesi dell’Unione Europea, del gruppo dei socialisti, dei Verdi, della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica (qui sotto l’elenco completo dei firmatari).

“E’ un segnale forte circa la necessità di un’alternativa al Quantitative Easing, e al contempo un’indicazione della rilevanza politica delle discussioni sulle idee monetarie innovative”, dice Stan Jourdan, organizzatore della campagna “Quantitative Easing for People”, che ha coordinato l’invio della lettera firmata dagli europarlamentari.

L’idea dell’helicopter money ha guadagnato un livello di attenzione molto alto in marzo, quando Mario Draghi ne ha parlato come di “un concetto molto interessante”, prima di dire però, rispondendo a una lettera dell’europarlamentare tedesco Fabio De Masi, che la BCE non sta comunque prendendo in considerazione questo tipo di misura.

Gli europarlamentari, continua la lettera, temono che se la BCE persevera nel respingere idee su possibili politiche monetarie alternative, potrebbe potenzialmente “trovarsi impreparata di fronte a un deteriorarsi delle condizioni economiche”.

All’audizione del prossimo 21 giugno di fronte alla commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo (ECON), il Presidente della BCE Draghi avrà l’opportunità di mitigare le preoccupazioni degli europarlamentari e mostrare che la BCE sta considerando tutte le opzioni a disposizione.

“La lettera è una mano tesa alla BCE per aprire la discussione su politiche monetarie alternative, da fare assieme al Parlamento europeo. La nostra speranza è che Mario Draghi tenga in considerazione questa offerta“, dice Stan Jourdan.

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