Musica: Piacenza Music For Radura con il compositore Ferdinando Arnò

Riparte da Piacenza il prossimo 15 settembre l’installazione Music For Radura, un poema sinfonico formato da 5 brani che attraverso i linguaggi del jazz, ambient e musica classica, riesce a parlare al pubblico con emotività intima e sensuale. Questo EP trae la sua ispirazione e genesi dall’opera architettonica Radura, nata a Milano dall’Architetto Stefano Boeri, […]

Riparte da Piacenza il prossimo 15 settembre l’installazione Music For Radura, un poema sinfonico formato da 5 brani che attraverso i linguaggi del jazz, ambient e musica classica, riesce a parlare al pubblico con emotività intima e sensuale. Questo EP trae la sua ispirazione e genesi dall’opera architettonica Radura, nata a Milano dall’Architetto Stefano Boeri, un’idea nuova di spazio, una cassa armonica a cielo aperto per creare un’alternativa sonora al rumore di fondo della città.

Un’esperienza musicale concepita ed eseguita da artisti e musicisti di fama internazionale. Questo lavoro nasce dall’interazione artistica di un quartetto di eclettici e acclamati musicisti, chiamati a lavorare insieme unendo la propria visione intima e sublime della musica e della melodia. Nel progetto Music For Radura troviamo Ferdinando Arnò, al piano e ai sistemi elettronici, pluri premiato compositore e produttore musicale – fondatore dello studio di produzione quiet, please! – riconosciuto in tutto il mondo per i numerosi lavori svolti nel campo della pubblicità. La voce è quella di Melanie De Biasio, cantante jazz belga, Marco Decimo al violoncello, noto per il profilo internazionale nel mondo della musica classica e alla chitarra Giorgio Cocilovo.

L’ispirazione di Radura nasce dal progetto dell’Architetto e urbanista Stefano Boeri insieme al suo omonimo studio. Radura è uno spazio collettivo e al tempo stesso intimista che ospita letture, eventi ed è concepito come spazio all’interno del quale ognuno può trascorrere il proprio tempo libero. Radura è un open space che oltre a gli ampi spazi include anche angoli raccolti e nascosti. Al suo interno è costituito da circa 400 colonne cilindriche in legno che racchiudono in un unico spazio architettura, arte, sostenibilità e biodiversità, per diventare un’innovativa via di approccio alla musica, lontana dal frastuono della città.

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