Napoli, Rigillo neo direttore Scuola di teatro Stabile

Mariano Rigillo è il nuovo nuovo direttore della Scuola di teatro dello Stabile di Napoli. Il celebre attore napoletano è stato designato dal consiglio d’amministrazione del teatro, con un mandato che avrà la durata di due anni. Sostituisce Luca De Filippo, scomparso nello scorso novembre. Nato a Napoli nel 1939, l’artista vanta una lunghissima esperienza come attore di […]

Mariano Rigillo è il nuovo nuovo direttore della Scuola di teatro dello Stabile di Napoli. Il celebre attore napoletano è stato designato dal consiglio d’amministrazione del teatro, con un mandato che avrà la durata di due anni. Sostituisce Luca De Filippo, scomparso nello scorso novembre. Nato a Napoli nel 1939, l’artista vanta una lunghissima esperienza come attore di teatro, di cinema e di televisione.

Diplomato all’Accademia d’arte drammatica di Roma, ha lavorato in teatro con la compagnia De Lullo-Valli, con Giuseppe Patroni Griffi ecc. Partecipò a numerosi sceneggiati tv (tra i quali Saturnino Farandola, Dov’è Anna). Da ultimo visto al cinema in Box Office 3D (Ezio Greggio, 2011) e To Rome with love (Woody Allen, 2012), in tv ne Il caso Tortora e in Centovetrine, a teatro inQuesta sera si recita a soggetto (insieme ad Anna Teresa Rossini). Nel 2011 vince il Pegaso d’oro del Premio Flaiano alla carriera[6]. Nel 2013 entra nella soap opera di Canale 5 CentoVetrine. In teatro lavora anche accanto alla sua compagna Anna Teresa Rossini (Buongiorno contessa e Romolo il Grande – 2009, di Friedrich Durrenmatt, Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello – 2012) accanto alla quale ha interpretato anche il film Le Grandi Dame di Casa d’Este nel 2004. Ha due figli di cui uno, Ruben Rigillo, è anch’egli attore.

Per l’assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele “Rigillo è una figura di prestigio che ha intorno a se il rispetto e la considerazione altissima di tutta la comunità teatrale napoletana e nazionale. Anche per questo – prosegue – può dare tanto ai giovani e trasmettere un grande patrimonio teatrale ai ragazzi che si formano”.

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