Musica, poesia e flamenco all’Aquila

Sabato 10 dicembre ore 21, lo Spazio rimediato di via Fontesecco 22/24 L’Aquila ospiterà il concerto-spettacolo “Musica, non-poesia e flamenco sulle orme di Federico Garcia Lorca“. In scena, il gruppo Yawp, le ballerine Ilaria De Angelis e Irene De Amicis. Reading a cura: di Giuseppe Tomei. Sullo sfondo il libro “New York Andalusia del cemento […]

Sabato 10 dicembre ore 21, lo Spazio rimediato di via Fontesecco 22/24 L’Aquila ospiterà il concerto-spettacoloMusica, non-poesia e flamenco sulle orme di Federico Garcia Lorca“. In scena, il gruppo Yawp, le ballerine Ilaria De Angelis e Irene De Amicis. Reading a cura: di Giuseppe Tomei. Sullo sfondo il libro “New York Andalusia del cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz” (Aurora edizioni) di Fabio Iuliano. Il volume, che ripercorre le principali tappe artistiche e biografiche del poeta granadino, verrà riproposto martedì 13 dicembre (ore 16) a palazzo Fibbioni, nell’ambito del programma annuale dell’Università della Terza età.

Sullo sfondo il libro “New York Andalusia del cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz” (Aurora edizioni) ripercorre le principali tappe artistiche e biografiche del poeta granadino.

Qual modo migliore per farlo se non quello di entrare nei suoi ambienti, spostarsi lungo la linea immaginaria tracciata dal suo cammino? Il libro “New York, Andalusia del cemento” propone un approccio di questo tipo. Il racconto della storia di un poeta, vittima della guerra civile spagnola, a cui sono bastati 38 anni per entrare nell’olimpo dei grandi della letteratura mondiale di tutti i tempi. “Some die just to live”, cantano i Pearl Jam in Immortality. Oggi infatti il suo nome si trova accanto a quello di Miguel De Cervantes in cima alla lista degli autori spagnoli più tradotti e amati. Un racconto che parte dalla colonna sonora, perché la sua vita rappresenta una sorta di tragitto simbolico tra il nord e il sud, l’oriente e l’occidente, l’orologio e il tempo. Il tutto condito da una smisurata passione per la musica che ha rappresentato la porta principale con la quale Lorca è entrato in contatto con il mondo dell’arte.

Yawp: una chitarra, un basso, una voce e una batteria per un mix di suoni alternativi. Un progetto, un esperimento, nato qualche mese fa nell’hinterland – nella zona commerciale ovest – a due passi dal capoluogo. L’influenza è quella del rock americano, ma sono diversi i brani di produzione propria che includono anche alcuni versi di Federico Garcia Lorca, elaborate con arrangiamenti originali. E proprio dalla poesia arriva l’ispirazione del nome della band: Y.A.W.P., un omaggio a quel grido barbarico che tanto piaceva a Walt Whitman.

Yawp:
Batteria, percussioni e cajon: Piero Pozzi
Basso: Nino Maurizi
Voce e chitarra: Fabio Iuliano

Baile Flamenco: Ilaria De Angelis, Irene De Amicis

Reading a cura: di Giuseppe Tomei

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *