Oggi e domani la tradizionale festa di Pretoro con lupo e serpenti principali protagonisti

Torna oggi e domani la tradizionale Festa patronale di Pretoro che prevede due momenti di particolare interesse per il WWF: il rito dei serpari e la rievocazione di un miracolo di San Domenico per la cui intercessione un lupo avrebbe restituito ai genitori un bimbo in fasce appena rapito. Una storia che, al di là […]

Torna oggi e domani la tradizionale Festa patronale di Pretoro che prevede due momenti di particolare interesse per il WWF: il rito dei serpari e la rievocazione di un miracolo di San Domenico per la cui intercessione un lupo avrebbe restituito ai genitori un bimbo in fasce appena rapito. Una storia che, al di là della tradizione stessa, testimonia il profondo legame tra la comunità di Pretoro e il lupo, che il sindaco Sabrina Simone e il Comitato feste vogliono sempre più cementare. Nell’edizione 2017 sono state previste infatti diverse iniziative collaterali.

Il WWF Chieti-Pescara ha avviato da oltre un anno – in collaborazione con SHI Abruzzo e Molise, Gerpam, Parco Nazionale della Majella, Comune di Pretoro e i locali “serpari” – un percorso virtuoso a tutela degli ofidi tradizionalmente impegnati nella Festa della prima domenica di maggio finalizzata a ridurre al minimo lo stress per gli animali, pur nel rispetto di una antica tradizione. I primi risultati positivi di questo percorso – che prevede il coinvolgimento da protagonisti dei serpari anche in studi scientifici – saranno presentati in un incontro pubblico nella mattinata di domenica, alle 10, tra sala consigliare del Comune e piazza, appena prima della premiazione dei serpari stessi.

Nel pomeriggio di sabato, alle 16:30, inaugurazione della mostra d’arte di Simone Notari. Una serie di splendidi quadri a tema: “Quel che sognano i lupi, viaggio tra immagini e immaginario”, presenti l’autore, il sindaco Sabrina Simone e il vice presidente del WWF Italia Dante Caserta. Il WWF sta conducendo da molti mesi una campagna a favore del lupo e contro l’ipotesi, prevista nel piano di gestione attualmente in discussione nella conferenza Stato-Regioni, che prevede la possibilità di abbattimenti legali. “Una proposta – spiega Dante Caserta – che non ha alcun senso: tantissimi studi scientifici condotti in varie parti del mondo hanno dimostrato che le uccisioni non tutelano gli allevatori perché destrutturano i branchi e causano un aumento della predazione sul bestiame domestico, cioè esattamente il contrario di quello che vorrebbero ottenere. Quel che occorre è solo la prevenzione”. Una scelta che a Pretoro, dove c’è una secolare abitudine alla convivenza con il lupo, è largamente condivisa.

Nell’ambito della Festa è stata infine allestita anche una mostra fotografica dal titolo “I serpenti d’Italia”, con splendide immagini realizzate in ambienti naturali da Matteo Di Nicola e Marco Carafa. L’esposizione, voluta e sponsorizzata dal Parco Nazionale della Majella, illustra tutte le specie di ofidi presenti nell’Italia peninsulare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *