Sanità: l’invecchiamento è questione di cuore e cervello

L’eta’ rappresenta il principale fattore di rischio per le malattie neurodegenerative e cardiovascolari. Comprendere i meccanismi alla base dell’invecchiamento puo’ essere quindi di grande importanza per prevenire queste patologie. E’ questo l’obiettivo del progetto Etherna, finanziato con oltre un milione di euro dalla Fondazione Pisa, che vede una stretta collaborazione tra il Laboratorio di Biologia […]

L’eta’ rappresenta il principale fattore di rischio per le malattie neurodegenerative e cardiovascolari. Comprendere i meccanismi alla base dell’invecchiamento puo’ essere quindi di grande importanza per prevenire queste patologie. E’ questo l’obiettivo del progetto Etherna, finanziato con oltre un milione di euro dalla Fondazione Pisa, che vede una stretta collaborazione tra il Laboratorio di Biologia (Bio@SNS) della Scuola Normale Superiore e l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Sant’Anna, insieme a ricercatori dell’istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, alla Fondazione Gabriele Monasterio ed al Dipartimento di Biologia della Universita’ di Pisa. I risultati e gli obiettivi dello studio molecolare delle disfunzioni dell’asse cuore-cervello saranno al centro di una conferenza a ingresso libero che si terra’ alla Scuola Normale mercoledi’ 17 maggio, alle ore 18, con Antonino Cattaneo, professore di Fisiologia e direttore del Laboratorio di Biologia della Normale, e Vincenzo Lionetti, professore di Anestesiologia all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Sant’Anna, coordinati da Alessandro Cellerino (docente di Fisiologia della Normale)

L’asse cuore-cervello gioca un ruolo chiave nelle patologie legate all’eta’. Cambiamenti a livello genomico causati dall’invecchiamento possono danneggiare l’asse cuore-cervello. Recenti studi mostrano – ad esempio – come la perdita di funzione di un singolo gene associato all’invecchiamento -detto miR-29- induca contemporaneamente neurodegenerazione e scompenso cardiaco. Un danno molecolare che accomuna invecchiamento, malattie cardiovascolari e demenze e’ la aggregazione di proteine “patologiche” che si accumulano compromettendo la funzione di questi organi. Lo sviluppo di sensori molecolari (nanoanticorpi) che riconoscono questi cambiamenti e’ una nuova via per la diagnosi precoce e terapia delle disfunzioni dell’asse cuore-cervello ed e’ l’obiettivo della collaborazione alla base di Eherna. Lo studio si avvale di una combinazione unica di expertise come creazione di nanoanticorpi, analisi genomiche, creazione di modelli transgenici, tecniche di medicina nucleare sino alla produzione di nanoanticorpi in piante ed intende sviluppare e caratterizzare queste molecole sino ad un livello che possa consentirne successivamente uno sviluppo industriale. La conferenza e’ la prima del ciclo “Scuole allo specchio”, che vede un confronto su determinati temi di ricerca tra professori e ricercatori della Scuola Normale e della Scuola Sant’Anna.

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