Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche: affluenza importante nelle regioni colpite dal sisma

“I turisti vogliono ritornare nelle zone dell’Italia Centrale colpite dal sisma. Ben 7000 le persone che hanno partecipato alle escursioni durante la quattro giorni delle Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche svoltesi in tutta Italia e conclusesi ieri. Il dato ancora approssimativo riguardante le regioni dal sisma è sorprendente. Cieca 1000 sono stati i turisti, […]

“I turisti vogliono ritornare nelle zone dell’Italia Centrale colpite dal sisma. Ben 7000 le persone che hanno partecipato alle escursioni durante la quattro giorni delle Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche svoltesi in tutta Italia e conclusesi ieri. Il dato ancora approssimativo riguardante le regioni dal sisma è sorprendente. Cieca 1000 sono stati i turisti, le persone, i cittadini che hanno partecipato alle escursioni nelle regioni Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, in soli 4 giorni. Le escursioni che hanno registrato il maggior flusso di partecipanti sono proprio quelle che riguardavano i luoghi colpiti dal sisma. I dati però sono ancora approssimativi mentre quelli definitivi li avremo nei prossimi giorni”. Lo ha affermato Stefano Spinetti, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana delle Guide Ambientali Escursionistiche.

Con le Giornate Nazionali, per le quali sono state impegnate 500 guide e più di 1000 sono state le ore di escursioni, AIGAE finanzierà progetti di micro impresa Under 35 nei settori del turismo ambientale e della zootecnia proprio nelle zone colpite dal terremoto. “La gente, i turisti vogliono ritornare in questi posti e stanno iniziando a capire che non tutte le zone sono state colpite dalle emergenze – ha affermato Leonardo Perrone, Coordinatore delle Guide Ambientali Escursionistiche delle Marche – ma che ci sono molti luoghi, molti borghi, che possono essere visitati. I dati parlano chiaro. Nelle Marche nei soli 3 giorni delle Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche abbiamo avuto più di 200 partecipanti alle escursioni. Volevamo dare un segnale di speranza alle popolazioni e credo che siamo riusciti in questo obiettivo”. Sulla stessa linea delle Marche anche in altre regioni si è registrata un’affluenza importante . “Anche in Umbria l’affluenza è stata di 200 partecipanti alle escursioni dal 2 al 4 giugno – ha affermato Raffaele Capponi, Coordinatore delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE dell’Umbria – perché finalmente sta iniziando a passare il messaggio che si possono vedere tanti posti molto belli, ad esempio Todi, l’Isola Polvese sul lago Trasimeno, la Cascata delle Marmore a Terni i bellissimi borghi di Montone e Pietralunga, le terre ed il paesaggio dell’Umbria, Perugia. Il segnale è stato forte, perché da una parte la gente, i turisti hanno testimoniato la volontà di ritornare e dall’altra abbiamo visto che è possibile farlo con le guide ambientali escursionistiche. Abbiamo trasmesso un segnale di grande speranza alle popolazioni”.

 
Una partecipazione importante anche in Abruzzo . “Siamo quasi sugli stessi standard delle altre regioni – ha affermato Salvatore Costantini, Coordinatore delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE Abruzzo – e adesso saremo costanti al fine di risollevare l’economia dell’Abruzzo. La Missione delle guide ambientali escursionistiche è quella di rilanciare il comparto del turismo naturalistico e non solo, in tutte le zone dell’Italia Centrale, valorizzare le tradizioni, la memoria storica di questi territori che sono rimasti così integri grazie ai popoli che li hanno vissuti e che vogliono continuare a viverlo. Tanti sono i posti, i beni da ammirare e tante le storie da ascoltare.

Pochi sanno che in Abruzzo c’è Il Cammino di San Tommaso, un itinerario lungo 320 km che unisce la Basilica di San Pietro di Roma alla Basilica di San Tommaso Apostolo di Ortona, ove sono conservate rispettivamente le reliquie dei due apostoli, ma anche la Riserva Naturale “Gole di San Venanzio, siti archeologici, geo siti di grande valore scientifico ed estetico. Ora i turisti stanno anche comprendendo che se si vuole aiutare le popolazioni di Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, bisogna ritornare a visitarle”.

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