3000 emendamenti per bloccare il BioTestamento. Ma c’è una soluzione

Il percorso del disegno di legge sul BioTestamento si ritrova davanti ad un nuovo ostacolo: circa tremila emendamenti in Commissione Igiene e Sanità al Senato, di cui la metà presentati da Alternativa Popolare – Centristi per l’Europa – Nuovo Centrodestra. Se la presidente e relatrice De Biasi (PD eletta in Lombardia) dovesse metterli tutti in […]

Il percorso del disegno di legge sul BioTestamento si ritrova davanti ad un nuovo ostacolo: circa tremila emendamenti in Commissione Igiene e Sanità al Senato, di cui la metà presentati da Alternativa Popolare – Centristi per l’Europa – Nuovo Centrodestra.

Se la presidente e relatrice De Biasi (PD eletta in Lombardia) dovesse metterli tutti in discussione e successivamente in votazione, non ci sarebbero i tempi per approvare una legge prima della fine della legislatura, tenuto presente anche il fatto che al Senato – a differenza della Camera – gli emendamenti devono anche passare il filtro della Commissione Bilancio, commissione nella quale questo lavoro non è ancora nemmeno stato incardinato.

Una soluzione c’è: la presidente De Biasi, di fronte all’impossibilità di lavorarci in Commissione a causa dell’ostruzionismo, potrebbe mandare il testo direttamente in Aula senza relatore. Solo in questo modo rimarrebbe la possibilità di approvare in tempo una legge attesa ormai da troppi decenni.

Approfondimento sul gruppo AP-CpE-NCD. Il gruppo che sta più ostacolando il percorso della legge sul BioTestamento al Senato è il quinto più ampio a Palazzo Madama. Comprende un totale di 25 senatori, l’8% dell’Aula. Nato come Nuovo Centrodestra, il gruppo ha cambiato denominazione 5 volte in meno di 5 anni. E’ composto per il 24% da senatori eletti in Sicilia, il 16% eletti in Lombardia, il 12% in Calabria e un ulteriore 12% in Veneto. E’ un gruppo a forte componente maschile: l’84% dei componenti è infatti un uomo.

Matteo Mainardi

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