Scuola. A ‘lezione’ di disastri: dal Vajont alla Val Badia

Un’escursione nei luoghi famosi per grandi disastri ambientali per non dimenticare, ma soprattutto per imparare, per fare ‘sul campo’ un’analisi critica delle catastrofi che hanno segnato la storia dell’Italia. E quindi per capire come evitare che si ripetano. E’ la particolare iniziativa, organizzata all’interno del corso di perfezionamento in emergenze territoriali, ambientali e sanitarie (EmTask) […]

Un’escursione nei luoghi famosi per grandi disastri ambientali per non dimenticare, ma soprattutto per imparare, per fare ‘sul campo’ un’analisi critica delle catastrofi che hanno segnato la storia dell’Italia. E quindi per capire come evitare che si ripetano. E’ la particolare iniziativa, organizzata all’interno del corso di perfezionamento in emergenze territoriali, ambientali e sanitarie (EmTask) dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia, che trasforma in ‘aula’ la diga del Vajont, teatro della terribile frana di 54 anni fa che costo’ la vita a 2.000 persone. E questa e’ solo la prima tappa di un tour di tre giornate: da domani a domenica prossima. Una sessantina di studenti, accompagnati da sette professori, raggiungera’ a bordo di un mezzo dell’Esercito, i punti piu’ significativi dove si sono verificati disastri ambientali nell’area delle Alpi orientali. Si parte appunto dalla frana del Vajont: qui e’ previsto un incontro con Alessandro Pasuto, direttore dell’Istituto di ricerca della protezione idrogeologica del Cnr di Padova, e con tecnici dell’Enel di Vittorio Veneto. “Un’occasione- commenta Mauro Soldati, direttore del corso- per comprendere le cause geologiche e le implicazioni socio-economiche e le responsabilita’ che hanno connotato questi eventi calamitosi”. La seconda tappa del ‘viaggio di studio’ e’ nella Val di Stava, dove il 19 luglio 1985 una catastrofe provoco’ la morte di 268 persone a causa del cedimento di due invasi artificiali utilizzati come discariche minerarie. La ‘tre giorni’ si conclude in Val Badia, dove il sindaco e il comandante dei Vigili del fuoco locali illustreranno, nella sala del Consiglio comunale, le fasi di gestione dell’emergenza che ha interessato la valle nel dicembre 2012, quando la riattivazione di un’antica frana porto’ alla distruzione di tre abitazioni e decine di evacuati. Per gli iscritti al corso in emergenze territoriali, ambientali e sanitarie si prepara quindi “un’ulteriore occasione dopo i sopralluoghi effettuati nelle zone dei disastri che hanno colpito il modenese nel 2012 e nel 2014”, ricorda Soldati. E’ grazie alla sinergia con l’Accademia militare di Modena che gli studenti si sposteranno su mezzi dell’Esercito italiano.

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