Giornalismo. Il World Press Photo omaggia la rivoluzione sudanese

Illuminato solo dalla luce dei cellulari durante un blackout a Khartoum, in Sudan, un giovane recita una poesia di protesta con la mano sul cuore, attorniato da manifestanti che lo accompagnano battendo le mani: e’ questa la foto dell’anno per l’edizione 2020 del concorso giornalistico World Press Photo. La giuria ha deciso di premiare un […]

Illuminato solo dalla luce dei cellulari durante un blackout a Khartoum, in Sudan, un giovane recita una poesia di protesta con la mano sul cuore, attorniato da manifestanti che lo accompagnano battendo le mani: e’ questa la foto dell’anno per l’edizione 2020 del concorso giornalistico World Press Photo. La giuria ha deciso di premiare un frammento della rivoluzione sudanese che l’aprile dell’anno scorso, appoggiata anche da un intervento dell’esercito, pose fine a 30 anni di governo di Omar al-Bashir. A immortalarla e’ stato un fotografo giapponese dell’Agence France Presse, Yasuyoshi Chiba, che si era aggiudicato premi gia’ in passate edizioni della manifestazione in diverse categorie.
La giuria della World Press Photo Foundation, che dal 1955 premia lo scatto di fotogiornalismo dell’anno, e’ rimasta impressionata dalla “poeticita’” dell’opera.
Sentito dall’emittente britannica Bbc, il presidente dell’organismo Lekgetho Makola ha aggiunto che lo scatto “ha una forza ispiratrice” nonostante riprenda una situazione di conflitto.

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