Comunali. L’Aquila, Franceschini: “Patto con Roma anche per spostare flussi turistici”

“L’idea del ‘patto con Roma’, lanciato da Stefania Pezzopane e dal sindaco Roberto Gualtieri, è molto intelligente. La strategia sulla quale dobbiamo lavorare è solo una: collaborare”. A dirlo il ministro della Cultura Dario Franceschini questa sera all’Aquila, ospite, insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nel cortile di palazzo Cappa Cappelli, magnificamente ricostruito dopo […]

“L’idea del ‘patto con Roma’, lanciato da Stefania Pezzopane e dal sindaco Roberto Gualtieri, è molto intelligente. La strategia sulla quale dobbiamo lavorare è solo una: collaborare”. A dirlo il ministro della Cultura Dario Franceschini questa sera all’Aquila, ospite, insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nel cortile di palazzo Cappa Cappelli, magnificamente ricostruito dopo il sisma, per una iniziativa a sostegno della campagna elettorale della deputata del Partito democratico, Stefania Pezzopane, candidata del centrosinistra a sindaca della città nelle amministrative di domenica. “Il turismo internazionale è già tornato in pochi mesi, nonostante la pandemia non sia finita, ai numeri del gennaio 2019 – ha aggiunto Franceschini -. E già all’epoca i flussi turistici ci spingevano a cercare strategie per decongestionare alcuni luoghi. Avrete letto dei ragionamenti sul ticket d’ingresso a Venezia, o in alcuni luoghi di Roma, Firenze, dove grandi masse di persone sono insostenibili per la fragilità dei luoghi. Alla Fontana di Trevi non possono stare addossate mille o 1.500 persone, quando si supera un certo numero ci sono rischi per la sicurezza delle persone e per la tutela dei beni. Il tema del decongestionamento ci spinge ancor di più a prendere decisioni strategiche, che non vanno soltanto nella direzione di valorizzare borghi e città d’arte, il paesaggio e le bellezze. Distribuire i flussi turistici non è soltanto una chiave per la crescita dei luoghi, ma anche per decongestionare altri che, altrimenti, non ce la fanno. Per questo abbiamo messo un miliardo di euro per i borghi, che possono essere vissuti al meglio grazie, oggi, anche allo smart working e alla banda larga. Abbiamo messo 600 milioni per il recupero dell’edilizia rurale. La direzione è quella di valorizzare l’Italia come museo diffuso”.

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