Roma. Neonato morto soffocato mentre mamma allatta, l’ostetrica: “Primi 6 mesi non condividere letto”

La notizia scioccante sta facendo in queste ore il giro del web. All’ospedale romano Pertini una giovane mamma allatta suo figlio, nato da appena tre giorni. La donna, a quanto pare, si sarebbe addormentata e il neonato, schiacciato nel letto dalla propria mamma, sarebbe morto in questo modo: soffocato. Il reparto si sveglia con le […]

La notizia scioccante sta facendo in queste ore il giro del web. All’ospedale romano Pertini una giovane mamma allatta suo figlio, nato da appena tre giorni. La donna, a quanto pare, si sarebbe addormentata e il neonato, schiacciato nel letto dalla propria mamma, sarebbe morto in questo modo: soffocato. Il reparto si sveglia con le urla della donna. E’ la notte tra il 7 e l’8 gennaio. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo. Su raccomandazioni, regole, su come prevenire tragedie di questo tipo è intervenuta l’ostetrica Alessandra Bellasio, Ostetrica e divulgatrice sanitaria su UniMamma.it “La condivisione del letto è uno dei fattori di rischio per quanto riguarda la morte improvvisa e inaspettata del lattante (da 0 a 12 mesi). L’American Academy of Pediatrics, a questo proposito, raccomanda per il sonno del neonato un ambiente sicuro, al fine di ridurre i pericoli. Nello specifico- spiega l’esperta-attaverso le raccomandazioni del 2022, consiglia: il coricamento in posizione supina, l’uso di una superficie di riposo solida e non inclinata, la condivisione della stanza ma non del letto, di evitare il surriscaldamento e l’utilizzo di lenzuola morbide che potrebbero ostruire le vie respiratorie. È dunque consigliabile, idealmente per i primi sei mesi, che i neonati dormano nella stanza dei genitori, vicino al loro letto, ma su una superficie separata e adeguata all’eta e alle dimensioni del piccolo”. Continua l’ostetrica: “Bisogna considerare che l’ente americano si è espresso come rispettoso della necessità o della scelta genitoriale di condividere il letto con il bambino, tuttavia, sulla base dei dati disponibili, non raccomanda questa pratica in nessuna circostanza. Come nella situazione verificatasi a Roma, la condivisione del letto può avvenire involontariamente se i genitori si addormentano mentre alimentano il bambino, o in momenti di particolare stanchezza. Soprattutto nei bambini di età inferiore a 4 mesi è, dunque, fondamentale che i genitori siano particolarmente vigili per evitare colpi di sonno. A questo proposito è fondamentale ribadire l’importanza di una rete di supporto attorno a chi accudisce un neonato, dal momento che, in una fase così delicata, la stanchezza puó prendere il sopravvento in ogni momento”, conclude.

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