Ucraina. Da Londra armi a uranio impoverito, Mosca: “Scenario jugoslavo”

Il piano di Londra di inviare all’Ucraina proiettili all’uranio impoverito ha suscitato la dura reazione del governo russo, secondo cui questa manovra “ripropone lo scenario jugoslavo”, è “lesiva dell’ambiente” e “causerà molte più vittime di quante intenderebbe creare”. La dichiarazione è giunta dalla portavoce del ministero degli Affari esteri Maria Zakharova, che sul suo canale […]

Il piano di Londra di inviare all’Ucraina proiettili all’uranio impoverito ha suscitato la dura reazione del governo russo, secondo cui questa manovra “ripropone lo scenario jugoslavo”, è “lesiva dell’ambiente” e “causerà molte più vittime di quante intenderebbe creare”. La dichiarazione è giunta dalla portavoce del ministero degli Affari esteri Maria Zakharova, che sul suo canale Telegram ha scritto: “Questi proiettili non solo uccidono, ma contaminano l’ambiente e provocano il cancro nelle persone che vivono in quelle aree”.
Quindi ha aggiunto: “E’ da ingenui credere che solo coloro contro i quali verrà usato tutto questo diventeranno vittime. In Jugoslavia i militari della Nato, in particolare gli italiani, furono i primi a soffrire. Hanno cercato a lungo di ottenere un risarcimento dalla Nato per la salute perduta. Ma le loro richieste sono state respinte”. Il riferimento è alla guerra del Kosovo di fine anni novanta – regione all’epoca parte della Repubblica federale di Jugoslavia -, a cui prese parte anche un contingente di militari italiani nell’ambito dell’intervento della Nato. Nel 2021 il Centro studi Osservatorio Militare ha rilasciato un rapporto in cui si afferma che 7.600 militari italiani si ammalarono di cancro dopo quella missione a causa dei proiettili all’uranio impoverito utilizzati dalla Nato nei bombardamenti, 400 dei quali sono nel frattempo morti.
Zakharova ha concluso: “Quando si sveglieranno in Ucraina? Non sto parlando dei tossicodipendenti di Bankovaya”, in riferimento alla via di Kiev che ospita l’ufficio presidenziale, “ma di coloro che sono ancora in grado di pensare. I loro benefattori li stanno avvelenando”.
Sollecitata sul tema, stamani la viceministra della Difesa, la baronessa Annabel Goldie, nel corso di una riunione della Camera non elettiva dei Lord ha confermato le voci che circolavano sull’intenzione del Regno Unito di dotare Kiev di munizioni anticarro perforanti ad alto potenziale contenenti uranio impoverito. “Oltre alla concessione di carri armati Challenger 2 all’Ucraina, forniremo munizioni tra cui proiettili perforanti che contengono uranio impoverito” ha detto la dirigente, chiarendo che “tali proiettili sono molto efficaci per sconfiggere i moderni carri armati e veicoli corazzati”. La notizia è stata poi rilanciata dai media ucraini.
Questo tipo di arma non è vietata dalle convenzioni internazionali né rientra tra gli armamenti nucleari, in quanto l’uranio non funziona da ‘materiale fissile’. Tuttavia gli studi hanno dimostrato che nella deflagrazione produce frammenti incandescenti fino a 3.000°c che, oltre ad aumentarne la capacità distruttiva, fa registrare anche alti livelli di tossicità nell’area colpita. Mantiene infatti una componente di radioattività dannosa per la salute umana e genera anche nanoparticelle che, se inalate, risultano fortemente cancerogene.

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