Siccità. Sos Cer per il Po: “Ora asciutto come nel 2021 a giugno”

Il Po continua a soffrire per la siccità. Nell’impianto idrovoro Palantone di Bondeno (Ferrara) si è in particolare registrata una quota di prelievo di 3,14 metri sul livello del mare, che ha fatto scattare lo stadio di pre-allarme (previsto al di sotto dei 3,25 metri). Lo rileva il Cer, l’ente del Canale Emiliano-Romagnolo che fornisce […]

Il Po continua a soffrire per la siccità. Nell’impianto idrovoro Palantone di Bondeno (Ferrara) si è in particolare registrata una quota di prelievo di 3,14 metri sul livello del mare, che ha fatto scattare lo stadio di pre-allarme (previsto al di sotto dei 3,25 metri). Lo rileva il Cer, l’ente del Canale Emiliano-Romagnolo che fornisce l’acqua ad usi irrigui per la quasi totalità delle colture tipiche di tutta la Romagna e parte dell’Emilia orientale. Il dato è tanto più allarmante considerato che lo scorso anno la discesa della quota di prelievo sotto il livello di sicurezza di 3,25 metri non è avvenuta prima di giugno (quando fu rilevata a 3,02 metri sul livello del mare). Saranno quindi numeri preoccupanti quelli che il Cer porterà domani all’attenzione dell’osservatorio sulle crisi idriche coordinato dall’Autorità di bacino del Po. Che intanto rilancia a sua volta un progetto milionario per affrontare il problema opposto della scarsità d’acqua, cioè la tenuta degli argini del “grande fiume” in caso di piena. Secondo la mappatura realizzata nel 2018 dall’Autorità, infatti, il 16% delle sponde è a rischio idrogeologico, con le situazioni più critiche nei comprensori di Pavia, Piacenza, Mantova, Ferrara e Rovigo. Gli interventi di ripristino prevedono investimenti per 550 milioni, recuperabili per l’Adpo dalle risorse eventualmente inutilizzate del Pnrr. “Rilanciamo in modo convinto l’utilità di questi lavori idraulici necessari per la sicurezza di tutti e proponiamo che, in caso di mancati investimenti o avanzi di risorse finanziarie del Pnrr, possano essere impiegati su una priorità territoriale così alta come quella che avanziamo e sulla quale siamo pronti a collaborare da subito”, dice il segretario dell’autorità di bacino del Po Alessandro Bratti.

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