Salute. Duemila italiani al giorno al Pronto soccorso per i colpi di calore

I dati dell’Osservatorio Nazionale della Società italiana di medicina d’emergenza urgenza (DIRE – Notiziario settimanale Sanità) Roma, 25 lug. – L’eccesso delle temperature degli ultimi tempi ha messo in difficoltà gli italiani e il numero degli accessi al Pronto Soccorso, direttamente o indirettamente legati al caldo, è costantemente al centro dell’attenzione. Nei giorni scorsi i […]

I dati dell’Osservatorio Nazionale della Società italiana di medicina d’emergenza urgenza (DIRE – Notiziario settimanale Sanità) Roma, 25 lug. – L’eccesso delle temperature degli ultimi tempi ha messo in difficoltà gli italiani e il numero degli accessi al Pronto Soccorso, direttamente o indirettamente legati al caldo, è costantemente al centro dell’attenzione. Nei giorni scorsi i Pronto Soccorso che fanno parte del nascente Osservatorio Nazionale della Società italiana di medicina d’emergenza urgenza (Simeu) hanno condotto una rilevazione sulle diagnosi di uscita, dalla quale emerge che le diagnosi classificate come “colpo di calore” rappresentano il 4% del totale degli accessi di Pronto Soccorso, con una consistente differenza tra regioni del Nord (2%) e del Centro-Sud (5%). Dalla stessa rilevazione emerge un maggior effetto “indiretto” delle alte temperature sullo stato di salute dei cittadini: le patologie peggiorate o acutizzate per causa del caldo estremo sono infatti l’8% del totale degli accessi, anche in questo caso con sensibili differenze per area geografica (6% al Nord, 11% al Centro-Sud). Proiettando la rilevazione sul totale nazionale si può stimare che circa 2.000 persone ricorrano quotidianamente al Pronto Soccorso per un colpo di calore, e circa 4.600 per un effetto indiretto del caldo su altre patologie. La SIMEU sottolinea che i dati forniti rappresentano l’impatto minimo rilevabile, essendo fortemente dipendenti dalle condizioni meteorologiche della singola giornata presa in esame e dall’area geografica di riferimento.

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