Clima. Mai così calda la superficie degli oceani e può peggiorare

Il satellite europeo Copernicus ha fatto sapere che ad agosto la temperatura della superficie degli oceani ad agosto ha raggiunto i 29,96°C, superando la soglia record dei 20,95°C registrati nel 2016. Si tratta della temperatura più alta da quando gli scienziati hanno iniziato ad esaminarla, circa un secolo e mezzo fa, e secondo gli esperti […]

Il satellite europeo Copernicus ha fatto sapere che ad agosto la temperatura della superficie degli oceani ad agosto ha raggiunto i 29,96°C, superando la soglia record dei 20,95°C registrati nel 2016. Si tratta della temperatura più alta da quando gli scienziati hanno iniziato ad esaminarla, circa un secolo e mezzo fa, e secondo gli esperti la situazione potrebbe peggiorare, dal momento che il picco solitamente si registra nel mese di marzo, quindi tra sette mesi.
“Il fatto che stiamo osservando un record ora mi preoccupa molto, pensando a quanto caldi potranno diventare gli oceani da qui a marzo prossimo” ha detto alla Bbc Samantha Burgess, ricercatrice del progetto Copernicus, il programma europeo di osservazione della terra che ha riportato l’attenzione sul pericolo di fare ancora largamente uso delle fonti energetiche fossili, a pochi giorni dall’annuncio del governo britannico di voler esplorare e trivellare il Mare del Nord e il giacimento vergine di Rosebank: “Più bruciamo combustibili fossili, più aumenta la quantità di calore in eccesso che gli oceani dovranno assorbire, e questo farà sì che servirà più tempo per stabilizzarli e riportarli al punto in cui erano”.
Come ricorda Copernicus, anche gli oceani contribuiscono a regolare il clima, assorbendo il calore – e in particolare il 90% derivante dalle attività umane – , la CO2 e influenzando gli eventi meteorologici. Hanno anche un ruolo importante nel raffreddare la terra ferma, grazie ai venti freschi che soffiano dal mare. Ma oceani e mari più caldi fanno perdere tale vantaggio così come la capacità di assorbire anidride carbonica e accelerando lo scioglimento dei ghiacci, accelerando l’innalzamento del livello dei mari.
Virginijus Sinkevicius, commissario europeo all’Ambiente, gli Oceani e la pesca in un tweet ha ricordato proprio questo meccanismo: “Mari più caldi assorbono meno anidride carbonica e accelerano lo scioglimento dei ghiacci. Le nostre vite dipendono da questo delicato equilibrio”. Il commissario ha aggiunto: “Con una finestra di tempo ristretta per agire, il Green deal europeo realizza le azioni di cui abbiamo bisogno”.

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