Editoria. Monica Pelliccione riceve importante riconoscimento per “Zittita”

La giornalista e scrittrice aquilana Monica Pelliccione si aggiudica un nuovo prestigioso riconoscimento per la sua opera “Zittita”, un intenso componimento che esplora le tematiche della violenza fisica e psicologica sulle donne. Il riconoscimento le sarà conferito il prossimo 1° marzo nell’aula consiliare del palazzo di città di Baronissi, a Salerno, durante il Premio nazionale […]

La giornalista e scrittrice aquilana Monica Pelliccione si aggiudica un nuovo prestigioso riconoscimento per la sua opera “Zittita”, un intenso componimento che esplora le tematiche della violenza fisica e psicologica sulle donne. Il riconoscimento le sarà conferito il prossimo 1° marzo nell’aula consiliare del palazzo di città di Baronissi, a Salerno, durante il Premio nazionale Paestum. Questo evento è sostenuto da importanti enti tra cui la Regione Campania, la Provincia di Salerno, la Città di Baronissi e il Comune di Salerno, e promosso dall’Accademia di Paestum.

L’opera “Zittita” ha già collezionato una serie di premi, dimostrando l’ampio apprezzamento nel campo letterario e accademico. Tra questi, spiccano il Premio all’eccellenza dell’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, il premio nazionale letterario “Patrizia Brunetti”, il premio “Città di Grottammare”, “I fiori sull’acqua” alla memoria di Melania Rea a Firenze, e il premio “Athena Ars” a Genova. Da “Zittita” è inoltre nato un Melologo, arricchito dalle musiche della compositrice Rosella Spinosa e dalla voce narrante di Sonia Grandis, che ha trovato spazio in prestigiosi teatri italiani come Milano, Lecco, Como, e recentemente all’Aquila, contribuendo a diffondere il potente messaggio dell’opera.

“Zittita” pone una lente di ingrandimento sulla condizione femminile, spesso contrassegnata da vulnerabilità ma anche da una resilienza nata dagli abusi subiti tanto nella vita affettiva quanto in quella professionale. Il titolo dell’opera simboleggia la battaglia contro una persistente disparità sociale, sottolineando come le donne continuino a lottare per affermare i propri diritti e posizioni in una società ancora fortemente caratterizzata da dinamiche maschiliste. Attraverso una narrazione diretta e intensa, Pelliccione riesce a descrivere un panorama di violenza e soprusi, offrendo uno spaccato crudo ma necessario della realtà che molte donne affrontano quotidianamente, segnando un importante contributo alla letteratura contemporanea sul tema.

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