Il Report statistico “Povertà 2024” di Caritas italiana evidenzia una situazione di povertà strutturale sempre più grave in Italia, con un incremento significativo dei casi di povertà assoluta e delle situazioni di estrema vulnerabilità sociale. Secondo le stime preliminari rilasciate dall’Istat per il 2023, il 9,8% della popolazione italiana, ovvero circa un residente su dieci, vive in stato di povertà assoluta.
Il rapporto segnala anche un aumento dell’utenza anziana nei servizi di Caritas, con 35.875 persone della terza età assistite nel 2023, rappresentando il 13,4% dell’utenza complessiva. Questo dato mostra un raddoppio rispetto al 2015, quando gli anziani costituivano solo il 7,7% degli utenti.
Inoltre, il numero di persone senza fissa dimora assistite dalle reti Caritas diocesane e parrocchiali è aumentato drasticamente, raggiungendo 34.554 nel 2023, che corrisponde al 19,2% dell’utenza totale, segnando un incremento significativo rispetto agli anni precedenti.
Il rapporto sottolinea anche un aumento del 5,4% delle persone assistite nei centri di ascolto nel corso dell’ultimo anno, portando il numero totale a quasi 270.000 individui. Tuttavia, la crescita dell’assistenza risulta più contenuta rispetto al picco del periodo precedente, indicando una situazione di povertà che, pur migliorando leggermente, resta su livelli allarmanti con un aumento del 40,7% dal 2019.
Il fenomeno della povertà non si limita a una singola categoria demografica. Nonostante un leggero calo dell’incidenza di persone straniere tra gli assistiti, che ora si attesta al 57%, la relazione evidenzia come la povertà influenzi diversi strati della popolazione, con una forte presenza di povertà intermittente e cronica. Questo scenario dimostra la presenza di un “zoccolo duro” di povertà che persiste nel tempo, evidenziando la necessità di interventi più incisivi e strutturati per affrontare le radici profonde del problema.
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