Rugby, 60 anni dopo: da Firenze a L’Aquila, un viaggio lungo una vita

Il 30 maggio 1965, a Firenze, un gruppo di giovani rugbisti aquilani scriveva una pagina indimenticabile della storia sportiva della città, conquistando il Campionato Italiano Giovanile Under 18. Sessant’anni dopo, il 31 maggio 2025, quegli stessi ragazzi — oggi uomini — si sono ritrovati a L’Aquila per celebrare insieme un traguardo che va ben oltre […]

Il 30 maggio 1965, a Firenze, un gruppo di giovani rugbisti aquilani scriveva una pagina indimenticabile della storia sportiva della città, conquistando il Campionato Italiano Giovanile Under 18. Sessant’anni dopo, il 31 maggio 2025, quegli stessi ragazzi — oggi uomini — si sono ritrovati a L’Aquila per celebrare insieme un traguardo che va ben oltre lo sport.

370 chilometri separano Firenze da L’Aquila, ma le sei decadi trascorse rappresentano una distanza ben più significativa, fatta di vita, esperienze, ricordi. Un viaggio iniziato nel fango dei campi sterrati, con un solo pallone per allenarsi, panini con la frittata durante le trasferte, e una passione pura per il rugby.I protagonisti di quell’impresa furono: Accili Berardino, Aloisio Francesco, Arduini Luciano, Cicone Luciano, Conte Claudio, Del Grande Carlo, D’Emilio Carlo, De Santis Angelo, Forcucci Ferdinando, Fugaro Riccardo, Marinacci Berardino, Parisse Sergio, Petrocco Massimo, Ricci Giampiero, Rossi Stefano, Scipioni Luigi, Sista Maurizio, Tiboni Marino, Tironi Francesco, Tortiello Oscar, Vicini Giancarlo.

Alla guida della squadra: Natalino Mariani e Sergio Del Grande.

Sabato 31, presso la Clubhouse della Polisportiva L’Aquila Rugby, questi compagni di viaggio si sono ritrovati per vivere un altro Terzo Tempo, ricco di risate, abbracci, aneddoti e commozione. Emozione palpabile al ricordo degli amici che hanno “passato la palla” per l’ultima volta, e che sono stati presenti nel cuore di tutti, grazie anche alla partecipazione dei loro familiari.Dopo il saluto iniziale dell’ex campione d’Italia neroverde Wim Visser, che ha fatto gli onori di casa, il pranzo che è stato curato con dedizione da alcuni volontari entusiasti, contribuendo a rendere l’evento ancora più speciale.

Il momento più toccante della giornata è arrivato con la consegna degli attestati, il taglio della torta celebrativa, e la foto di gruppo, scattata con i “ragazzi” disposti nella stessa posizione dell’immagine storica di 60 anni fa, stavolta con la maglia neroverde indossata con orgoglio e un pizzico di nostalgia.

I messaggi affettuosi sulla chat WhatsApp creata per l’occasione parlano da soli:

“Un abbraccio a tutti per una giornata stupenda piena di emozione e ricordi fantastici, un bravo a Francesco e Marino che sono riusciti a riunire i ragazzi campioni d’Italia 1965.”

“Un regalo davvero gradito la foto della squadra Giovanile Campioni d’Italia 1964-65 con la dedica di tutti i partecipanti a quel campionato, un ricordo che ci accompagnerà negli anni a venire.”

“Un grande ringraziamento agli organizzatori, ai cuochi e ai direttori di sala per la splendida giornata trascorsa insieme. GRAZIE, GRAZIE!”Gli organizzatori Francesco Tironi e Marino Tiboni hanno voluto sottolineare l’importanza di ciò che il rugby ha rappresentato e rappresenta, non solo in termini sportivi, ma come espressione della società aquilana, del suo spirito e dei suoi valori. “Lo sport della palla ovale è un sistema armonico fatto di fondatori, dirigenti, allenatori, medici, portatori d’acqua, e ovviamente giocatori. L’obiettivo è duplice: formare uomini per la vita e giocatori per il campo. E noi siamo orgogliosi di averne fatto parte.”
Alla fine della giornata, un’unica frase ha unito le voci di tutti i presenti: “Ci vediamo il 30 maggio 2035!”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *