Il Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, attraverso il suo Servizio Veterinario, ha varato un pacchetto di misure per arginare la blue tongue, malattia virale veicolata da insetti che interessa soprattutto gli ovini. Ad oggi sono segnalati circa 80 focolai, concentrati nelle province di Teramo e dell’Aquila. Pur non rappresentando un pericolo per l’uomo né compromettendo la sicurezza alimentare, l’infezione richiede interventi tempestivi per limitarne la diffusione.
Tra le disposizioni principali figura l’applicazione di insetticidi e repellenti in tutti gli allevamenti sensibili: l’uso diventa obbligatorio nelle aziende con sospetta o confermata presenza del virus, su indicazione dell’Ufficiale Veterinario, che ne verificherà il rispetto. Al momento non è stata disposta una vaccinazione di massa: ogni allevatore, previo parere del veterinario aziendale, può però avviare volontariamente un piano immunizzante. In caso di aggravamento della situazione, le autorità sanitarie valuteranno l’opportunità di estendere l’immunizzazione a tutti gli allevamenti, coordinandosi con i servizi Asl.
Le movimentazioni degli animali restano possibili ma subordinati all’autorizzazione del veterinario Asl, con regole specifiche per gli spostamenti verso il macello e verso i pascoli, soprattutto quando si tratta di aree condivise. Per favorire l’adesione, saranno lanciate campagne informative rivolte ad allevatori, operatori del settore e consumatori, mentre i servizi veterinari delle Asl dovranno organizzare sessioni di formazione sui nuovi obblighi, oltre a garantire l’invio puntuale dei dati agli enti preposti al controllo.
Viene inoltre previsto lo smaltimento in loco delle carcasse, tramite interramento autorizzato dal sindaco competente e soggetto a precise norme igienico-sanitarie. Il protocollo potrà essere rivisto in base all’evoluzione epidemiologica: lunedì 7 luglio un tavolo tecnico, con la partecipazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, farà il punto sulla diffusione del virus in Abruzzo.