Ieri pomeriggio il Centro culturale G. Moretti di Gioia dei Marsi ha ospitato l’incontro “Il Piano Mattei: un’opportunità per l’Agricoltura Marsicana”, dedicato al ruolo delle aree interne nel nuovo disegno di cooperazione internazionale promosso dal Governo. All’appuntamento hanno partecipato il vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli, il sindaco di Gioia dei Marsi e vicepresidente della Provincia dell’Aquila Gianluca Alfonsi, il presidente della Provincia Angelo Caruso, i senatori Etelwardo Sigismondi e Guido Quintino Liris, l’assessore regionale Mario Quaglieri, i consiglieri regionali Massimo Verrecchia e Maria Assunta Rossi, oltre a numerosi sindaci del territorio.
Nel suo intervento il sindaco Alfonsi ha sottolineato la valenza strategica del comprensorio marsicano: “La Marsica è crocevia, non retroguardia ma avamposto. Grazie alla sua posizione di cerniera, la Marsica può diventare un punto nodale per il rilancio del settore agricolo a livello nazionale e internazionale”. Riguardo alla presenza del vice ministro Cirielli, Alfonsi ha evidenziato che “Cirielli è tornato più volte a Gioia dei Marsi, riaffermando il suo forte legame con la comunità. Un legame profondo, personale, alimentato da radici familiari: la sua bisnonna era originaria proprio di Gioia e questo elemento rende ancora più sentito e autentico il suo impegno verso il territorio”.
Dal canto suo, il vice ministro Cirielli ha illustrato le opportunità offerte dal Piano Mattei alle produzioni delle aree interne: “l’agricoltura delle aree interne, a cominciare da quella marsicana, può beneficiare delle connessioni stabilite dal Piano”.
Concludendo il suo intervento, Alfonsi ha richiamato l’importanza di valorizzare le realtà locali, restituendo al territorio lo spazio che gli compete: “La storia ci insegna che i grandi cambiamenti nascono spesso in silenzio. In questo disegno strategico, che si chiama Piano Mattei, la nostra terra può e deve assurgere a snodo vitale, ponte ideale tra centro e margine, tra Italia ed Europa. Qui si coltiva ancora con mani vere, si produce con fatica e con dignità. È nostro dovere istituzionale e morale fare in modo che questa forza venga riconosciuta e proiettata in un orizzonte più ampio, all’altezza della sua storia e del suo potenziale”. Il sindaco si è detto onorato “per la grandissima partecipazione all’evento”.