Torna l’ora legale, nella notte del 25 marzo alle due bisognerà spostare in avanti le lancette di un’ora. Si perderà un’ora di sonno ma si guadagnerà un’ora di luce in più e verranno risparmiati circa 630,2 milioni di kilowattora, pari a circa 95 milioni di euro. Dal 2004 al 2011 l’Italia ha risparmiato complessivamente oltre 5,6 miliardi di kilowattora, corrispondenti a circa 800 milioni di euro di minor costo. L’ora legale durerà fino al prossimo 28 ottobre, quando si tornerà all’ora solare.
“L’ora legale è come un un mini jet lag. Un’ora rubata che potrebbe insidiare le notti dei cosiddetti ‘gufi’ o ‘tendenzialmente gufi’, circa il 20% degli italiani. Sono loro le potenziali vittime dell’ora legale”, lo ha detto all’Adnkronos Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di medicina del sonno del San Raffaele di Milano.
“C’è chi ne soffrirà di più e chi di meno. Le persone che hanno una normale ritmicità sonno/veglia – quelle, cioè, che vanno a letto alle 11 e si svegliano alle 7-8 del mattino – potrebbero andare incontro a qualche disagio nei due-tre giorni successivi allo spostamento delle lancette in avanti. Un po’ di sonnolenza prima di riadattarsi al nuovo ritmo. Uno dei motivi per cui le lancette si muovono fra sabato e domenica, e non più fra domenica e lunedì, è proprio questo: si vuole permettere alle persone di riadattarsi alla perdita dell’ora di sonno nel weekend, prima della ripresa delle attività lavorative”.
Lascia un commento