Tensione e malori a Sulmona per la visita del papa

Attimi di tensione durante la celebrazione della messa del Papa a Sulmona, quando un uomo si è staccato dalla folla che stava assistendo alla funzione religiosa in piazza Garibaldi e si è avvicinato al palco, pronto a salire le scale. Subito è stato bloccato da agenti del Corpo Forestale, e poi consegnato agli uomini della […]

Attimi di tensione durante la celebrazione della messa del Papa a Sulmona, quando un uomo si è staccato dalla folla che stava assistendo alla funzione religiosa in piazza Garibaldi e si è avvicinato al palco, pronto a salire le scale. Subito è stato bloccato da agenti del Corpo Forestale, e poi consegnato agli uomini della Gendarmeria Vaticana. Si tratta di un 45enne di Rosciano (Pescara), già noto alle forze dell’ordine. E’ risultato sprovvisto di badge per l’accesso alla piazza. Agli agenti ha detto che voleva parlare con il pontefice. Dopo le procedure di identificazione, l’uomo é accompagnato fuori dalla piazza.

Durante la celebrazione della messa di papa Benedetto XVI a Sulmona una decina di sacerdoti si sono sentiti male per il caldo. La temperatura in piazza Garibaldi, dove è stato allestito il palco per la funzione religiosa, supera abbondantemente i 30 gradi. I sacerdoti sono stati assistiti dal primario della Rianimazione dell’ospedale cittadino, Gianvincenzo D’Andrea, e dal suo staff, presenti nel pool di soccorso appositamente costituito per l’evento. Accompagnati nella tenda della Croce Rossa, dietro al palco, sono stati rifocillati e reidratati.

Una risposta a “Tensione e malori a Sulmona per la visita del papa”

  1. Vicino ai terremotati di L’Aquila e ai senza lavoro si sta devolvendo le infinite ricchezze planetarie del Vaticano, non con le solite chiacchiere da politici incalliti che prendono in giro il gregge. Vogliamo i fatti. E i fatti veri sono: rinunciare alle altre 51 chiese che Alemanno ha promesso alla Santa Sede (SCAMBIO DI VOTI?), a favore di quelli che vivono nelle tende. I fatti sono: prima ricostruiamo le case e poi, ma solo quando tutti gli esseri umani saranno sistemati in abitazioni confortevoli, si penserà a ricostruire le chiese. No, sta accadendo tutto l’inverso. Purtroppo si sa il Papa prende sempre e mai dà. Ah, dimenticavo: non nominate neppure Celestino V, assassinato da Bonifacio VIII. Celestino fu l’unico vero cristiano che rinunciò al papato dopo aver visto quella cloaca massima della Santa Sede.

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