Sospesa procedura mobilità ACS ATESSA

E’ stata sospesa temporaneamente la proceduta di mobilità per i 28 lavoratori della Acs di Atessa (Chieti). Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio unitamente all’assessore al lavoro, Daniele D’Amario, ha incontrato il direttore dello stabilimento Acs, Alexander Wawra, il rappresentante di Confindustria, Giuseppe Fontana, la Rsu aziendale e i delegati dalla Fiom-Cgil, […]

E’ stata sospesa temporaneamente la proceduta di mobilità per i 28 lavoratori della Acs di Atessa (Chieti). Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio unitamente all’assessore al lavoro, Daniele D’Amario, ha incontrato il direttore dello stabilimento Acs, Alexander Wawra, il rappresentante di Confindustria, Giuseppe Fontana, la Rsu aziendale e i delegati dalla Fiom-Cgil, Marco Di Rocco, e della Uilm-Uil, Nicola Manzi e Achille Di Sciullo, per discutere della procedura di mobilità avviata il 22 aprile scorso dai vertici dell’azienda. Wawra ha ribadito le ragioni legate alla crisi economica ed alla difficile congiuntura nel settore dell’automotive, che hanno indotto Acs ad aprire la procedura di mobilità per i 28 dipendenti dello stabilimento di Atessa, lasciando intatto il sito produttivo di Cassino (Frosinone). I sindacati hanno invece contestato all’azienda l’intenzione di cancellare del tutto le professionalità in Val di Sangro, stante la volontà di trasferire tutti i macchinari presenti ad Atessa a Cassino, che non dispone di attrezzature necessarie per la produzione aziendale, che comunque dovrebbe essere consegnata ai committenti in Val di Sangro,aumentando così il costo del prodotto. Di Giuseppantonio ha proposto di verificare la possibilità di giungere ad un percorso condiviso che preveda una procedura di mobilità con adesione volontaria per maturare i diritti pensionistici e ricorrere alla Cassa integrazione guadagni per gli altri dipendenti.Per questo, le parti hanno deciso di sospendere l’efficacia della procedura di mobilità, che sarebbe scaduta domani, per verificare la possibilità di aderire a questo percorso e risedersi al tavolo in Provincia lunedì 19 luglio. “Non permetteremo – ha detto Di Giuseppantonio – che sia realizzato un vero e proprio scippo ai danni del nostro territorio in un settore cruciale come quello dell’automotive: sono pronto a fare le barricate per non perdere questi ed altri posti di lavoro contro una spoliazione che non può continuare ai danni dei lavoratori abruzzesi. Ritengo che la mediazione trovata questa mattina possa accontentare tutti e soprattutto lascia la speranza, fondamentale, che le produzioni Acs possano rimanere in Val di Sangro.

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