Confindustria Abruzzo, disoccupazione alta al 9,4%

 La situazione economico-finanziaria in Abruzzo è ancora negativa, ma spiccano alcuni isolati elementi di positività, specialmente in riferimento alle esportazioni. E’ quanto emerge dall’Indagine sull’industria abruzzese, relativa al primo semestre del 2010, elaborata e diffusa dal Centro studi di Confindustria Abruzzo, secondo cui l’indice del clima economico complessivo è passato dai circa 72,3 punti del 2009 […]

 La situazione economico-finanziaria in Abruzzo è ancora negativa, ma spiccano alcuni isolati elementi di positività, specialmente in riferimento alle esportazioni. E’ quanto emerge dall’Indagine sull’industria abruzzese, relativa al primo semestre del 2010, elaborata e diffusa dal Centro studi di Confindustria Abruzzo, secondo cui l’indice del clima economico complessivo è passato dai circa 72,3 punti del 2009 ai 95 punti del secondo trimestre 2010. Il dato più allarmante rimane quello relativo al lavoro: il tasso di disoccupazione è salito al 9,4 per cento nel secondo trimestre del 2010 rispetto ad una media italiana dell’8,3%. A fronte di una riduzione delle ore complessive di cassa integrazione, inoltre, si registra un drastico aumento di quella straordinaria ed in deroga. Altro dato preoccupante è la contrazione dello stock di imprese dedite ad attività prettamente manifatturiere: 327 aziende in meno di cui 185 solo nella provincia dell’Aquila. Rispetto al secondo semestre 2009, periodo di crisi economica segnato anche dai problemi dovuti al terremoto, dallo studio emerge una diffusa staticità dei principali indicatori produttivi. Risultano invece più articolati i dati relativi al fatturato: a fronte di un 20 per cento di imprese che hanno registrato una sostanziale stabilità, si registrano due blocchi uguali di imprese che hanno da un lato incrementato e dall’altro diminuito le vendite. La categoria merceologica che ha registrato il più significativo sviluppo è stata quella dei macchinari e dei materiali da trasporto: + 179,41% nel primo trimestre rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, +41,61% nel secondo semestre. “Sarà compito delle imprese abruzzesi – si legge nell’indagine – cercare di ‘agganciare’ questa ripresa. La ricerca evidenzia che diversi imprenditori confermano la volontà, ma anche la reale possibilità, di ritornare a crescere, specialmente sul mercato interno. Questo risultato, però, non potrà essere raggiunto se le imprese non troveranno apposito sostegno negli interventi di economia industriale a livello nazionale e regionale”.

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