Fai: L’Aquila citta’ morta, come Pompei

“In cinque anni, se le macerie rimarranno macerie, lo spirito e l’anima del centro dell’Aquila saranno gli stessi di Pompei”. Ilaria Borletti Buitoni, presidente del Fai, dice di essere rimasta “sconvolta rivedendo L’Aquila dopo un anno”, perché “si trova nelle stesse condizioni dell’immediato dopo terremoto”. “Il centro storico è una città morta dove restano solo […]

Foto: Manuel Romano

“In cinque anni, se le macerie rimarranno macerie, lo spirito e l’anima del centro dell’Aquila saranno gli stessi di Pompei”. Ilaria Borletti Buitoni, presidente del Fai, dice di essere rimasta “sconvolta rivedendo L’Aquila dopo un anno”, perché “si trova nelle stesse condizioni dell’immediato dopo terremoto”. “Il centro storico è una città morta dove restano solo rovine, macerie mute e recintate”, dice Borletti Buitoni in un’intervista al Corriere della Sera. “Nessun intervento decisivo è visibile, tranne qualche messa in sicurezza che per paradosso rischia di allontanare anche la prospettiva di un intervento”. Borletti Biutoni solleva il dubbio che il restauro della fontana delle 99 Cannelle “abbia dato fastidio a chi non ritiene prioritaria la ricostruzione del centro storico e non fa nulla per accelerarla, perché punta sul consolidamento dei nuovi insediamenti. In due anni – sottolinea – sarebbe stato possibile un lavoro enorme sul centro”.

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