Bologna, fattoria bio-sociale vince premio “Less is more”

Utilizzare gli asini per aiutare l’interazione delle persone con disabilità, autofinanziando il progetto con la vendita diretta del latte degli animali e degli altri prodotti agricoli biologici. Il tutto offrendo reali opportunità di lavoro per i disabili. E’ questo il progetto vincitore del concorso ‘Less is more’ promosso dalla Fondazione Famiglia Palmieri e Patrocinato dal […]

Utilizzare gli asini per aiutare l’interazione delle persone con disabilità, autofinanziando il progetto con la vendita diretta del latte degli animali e degli altri prodotti agricoli biologici. Il tutto offrendo reali opportunità di lavoro per i disabili. E’ questo il progetto vincitore del concorso ‘Less is more’ promosso dalla Fondazione Famiglia Palmieri e Patrocinato dal Servizio Studenti Disabili dell’Università di Bologna. Il premio, che consiste in una borsa di studio e in un sostegno economico e in consulenze, viene assegnato ai progetti imprenditoriali per l’inserimento di persone affette da disabilità nel mondo lavorativo in contesti economici tradizionali. Il progetto vincitore, intitolato ‘Babalu’, la fattoria dell’amicizià, è stato presentato da due ragazze, Antonella Bomba e Alessandra Campitelli, rispettivamente assistente sociale e psicologa, attive a Lanciano (Chieti). A valutare i progetti è stata una giuria molto eterogenea composta da Marco Palmieri, presidente della fondazione e di Piquadro Spa, Beatrice Draghetti, presidente della Provincia di Bologna, Roberto Nicastro, direttore generale di Unicredit (nella cui sede di via Zamboni è avvenuta la premiazione), Maria Ambrogina Bertone, respondabile Ussi Ausl di Bologna, Francesco Guccini e Simone Ferriani, professore dell’Alma Mater. “Siamo felici di ospitare questo evento – ha detto Nicastro – La fondazione Palmieri e Piquadro, sono un esempio di successo nel business e nella responsabilità sociale”. Palmieri si è detto contento per la numerosa partecipazione al concorso ed ha espresso il desiderio che le esperienze di integrazione dei disabili portate avanti dalla sua azienda diventino una ‘case history’. Gli altri finalisti, sono stati: ‘Diversabilmente’, un parco giochi a tema in cui sperimentare la condizione di disabilità che ha ottenuto una menzione per la creatività; ‘Un libro per raccontarsi’, progetto editoriale finalizzato alla pubblicazione di libri scritti da persone disabili; e ‘Vogliamo essere – scontro cultura’, un progetto di assistenza e formazione ai disabili portato avanti da altri disabili adeguatamente formati. Idea questa, che è piaciuta particolarmente al direttore generale di Unicredit che si è riservato di valutarla ed eventualmente finanziarla, se verranno forniti maggiori dettagli.

Una risposta a “Bologna, fattoria bio-sociale vince premio “Less is more””

  1. Pierluigi Fabbris ha detto:

    L’inclusione dei disabili nella società deve essere perseguita in modo continuo. Un ottimo segnale questo.

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