Violenza domestica targata Cage

Secondo Joanna Bourk (Stupro. Storia della violenza sessuale dal 1860 ad oggi, Laterza, 2009),  non esiste una modalità univoca per definire lo stupro, poiché esso si costruisce entro situazioni e scenari diversi, così come diverse di volta in volta sono dinamiche di azione, motivazioni e circostanze. Così cosa sia uno stupro può dirlo soltanto la […]

Secondo Joanna Bourk (Stupro. Storia della violenza sessuale dal 1860 ad oggi, Laterza, 2009),  non esiste una modalità univoca per definire lo stupro, poiché esso si costruisce entro situazioni e scenari diversi, così come diverse di volta in volta sono dinamiche di azione, motivazioni e circostanze. Così cosa sia uno stupro può dirlo soltanto la vittima: se essa definisce ciò che le è accaduto “stupro” quello è “stupro”. Più che di una definizione, si tratta quindi una pratica della parola e una “messa in atto” del discorso.  Così come non esiste, ci hanno ricordato le varie esperte riunite a congresso alla Carispaq i 16 scorso durante il seminario “La realtà medicia e non dei Centri Antiviolenza. La rete nazionale e l’esperienza quilana”, una tipologia di violento. Infatti, le ricerche compiute negli ultimi dieci anni dimostrano che la violenza contro le donne è endemica nei paesi industrializzati e in quelli in via di sviluppo e da diverse ricerche emerge che la violenza di genere si esprime su donne e minori in vari modi ed in tutti i paesi del mondo. Esiste la violenza domestica esercitata soprattutto nell’ambito familiare o nella cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, atteggiamenti persecutori, percosse, abusi sessuali, delitti d’onore, uxoricidi passionali o premeditati. I bambini, gli adolescenti, ma in primo luogo le bambine e le ragazze adolescenti sono sottoposte all’ incesto. Eppure ci coglie di sorpresa la notizia, uscita alcuni giorni fa, che l’attore Nicholas Cage è stato arrestato per violenza domestica, messo in manette al’alba a New Orleans, dove girava il trhiller “Mediallion”, in cui interpreta il ruolo di  un ex ladro alle prese con il rapimento della figlia. Sembra che Cage, il cui vero nome è Nicholas Kim Coppola, icona del progressismo ed amato dalla sinistra statunitense e mondiale, avesse avuto una furibonda lite con la moglie e che, quando si sono presentati a causa di ciò dei poliziotti chiamati dai vicini, si trovasse in stato di “forte ubriachezza”: avrebbe addirittura sfidato gli agenti a farsi avanti. L’episodio Cage non è che l’ultimo in ordine cronologico di star di Hollywood condannate per violenza domestica, tanto per andare poco indietro nel tempo basta ricordare quello di Mel Gibson, con una dinamica molto simile. Già libero su cauzione, Cage è tornato sul set del suo  film in lavorazione, anche se questo ultimo episodio grava molto sulla sua immagine pubblica, già resa opaca dalle ultime prove, piuttosto scialbe e mai coronate da vero successo. Va anche detto che, nell’ambito privato, oltre al suo carattere rissoso, introverso e capriccioso, Nicolas Cage, Oscar nel 1996  per il ruolo dello scrittore alcolizzato di Via da Las Vegas di Mike Figgis, è un vero e proprio dongiovanni: ha un figlio, Weston, dall’attrice Christina Fulton, che ha lasciato per la modella Kristen Zang, abbandonata a sua volta per sposare l’attrice Patricia Arquette, ma dopo anni di unione la loro relazione è naufragata e, fatto strano, dopo aver avviato le procedure per la separazione, Cage ha cambiato idea e regalato nove miliardi di vecchie lire alla moglie,  per convincerla a non divorziare (anche se la coppia scoppierà comunque). Segue il matrimonio lampo con Lisa Marie Presley, figlia del mitico Elvis e già ex moglie del cantante Michael Jackson, per poi perdersi nell’amore per  cameriera di un sushi bar, Alice Kim, che ha preso a botte e spintoni la sera del famigerato arresto,  dalla quale ha avuto  un altro figlio: Kal-el Coppola Cage (nome omaggio al fumetto di “Superman”, dato che Cage è un appassionato collezionista di comics). Dicevamo della non proprio fulgida carriera di Cage negli ultimi anni. Nel 2006 ha ottenutola nomination al Razzie Awards per la peggiore interpretazione dell’anno in Il prescelto e l’anno ha replicato per le sue performance nei film Il mistero delle pagine perdute, Ghost Rider e Next. Nel 2009 recita nel film Segnali dal futuro che riscuote un ottimo incasso in tutto il mondo e successivamente prende parte alle riprese del film Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans con la quale, ottiene il suo secondo Toronto Film Critic Festival, come migliore interpretazione maschile, ma che non produce buoni incassi. Attore certamente versatile, pare proprio che, in questi ultimi tempi, non trovi il giusto equilibrio né sulla schermo e neanche nella vita. Il film che sta ora girando è diretto da Simon West, prodotto dalla Millenium film e inizialmente prevedeva la presenza di Clive Owen e Jason Statham ed ora, dopo il triste episodio dell’arresto, prevede una lavorazione tutta in salita. 

Carlo Di Stanislao

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