Terremoto: GDF L’Aquila sventa nuove truffe su contributi

Continuano a produrre risultati i controlli della Guardia di finanza dell’Aquila per verificare che i soldi pubblici destinati dallo Stato alla popolazione terremotata siano effettivamente percepiti solo dai soggetti che ne hanno diritto e senza sprechi. Nei giorni scorsi i finanzieri della Compagnia del capoluogo hanno segnalato all’autorità giudiziaria altre due persone accusate di aver […]

Continuano a produrre risultati i controlli della Guardia di finanza dell’Aquila per verificare che i soldi pubblici destinati dallo Stato alla popolazione terremotata siano effettivamente percepiti solo dai soggetti che ne hanno diritto e senza sprechi. Nei giorni scorsi i finanzieri della Compagnia del capoluogo hanno segnalato all’autorità giudiziaria altre due persone accusate di aver indebitamente percepito il contributo di autonoma sistemazione (Cas), previsto dall’ordinanza numero 3754 della presidenza del Consiglio dei ministri per chi abbia trovato una soluzione alloggiativa alternativa e autonoma rispetto alle tendopoli, agli alberghi e alle altre soluzioni offerte. La prima segnalazione riguarda una famiglia di quattro persone alloggiata per un anno in albergo dapprima ad Alba Adriatica (Teramo) e, successivamente, a Sant’Egidio alla Vibrata (Teramo): ospitalità costata alle casse dello Stato oltre 50 mila euro, ma contemporaneamente quella stessa famiglia aveva richiesto e percepito il Cas per un totale di altri 9 mila euro. L’altra segnalazione riguarda un soggetto che, anche dopo l’assegnazione di un modulo abitativo provvisorio (Map) a Castelvecchio Subequo (L’Aquila) nel mese di agosto 2010, si è guardato bene di formalizzare la rinuncia al Cas per ben 9 mesi, incassando in modo truffaldino quasi 5 mila euro, fino a quando non è stato scoperto. Le ipotesi di reato sono di truffa aggravata ai danni dello Stato e di falsità ideologica in atto pubblico. Le Fiamme Gialle hanno attivato gli Enti competenti al recupero delle somme indebitamente percepite

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