Terremoto: per la ricostruzione dell’Aquila occorrono 4,3 miliardi

Il Comune dell’Aquila presenta il conto. Nel corso dell’incontro attorno al tavolo tecnico di questa mattina a cui ha preso parte anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, l’amministrazione ha ufficializzato la somma necessaria per la ricostruzione del centro storico. Stando ai dati raccolti dall’amministrazione la stima dei costi è di 4,3 miliardi […]

Il Comune dell’Aquila presenta il conto. Nel corso dell’incontro attorno al tavolo tecnico di questa mattina a cui ha preso parte anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, l’amministrazione ha ufficializzato la somma necessaria per la ricostruzione del centro storico. Stando ai dati raccolti dall’amministrazione la stima dei costi è di 4,3 miliardi per la città, intesa come capoluogo: il terreno interno alle mura e le cosiddette aree “di frontiera” immediatamente limitrofe. “Tre settimane fa il Governo ci ha chiesto di conoscere il costo della ricostruzione dei centri storici per capire sulla base delle ordinanze vigenti quanto verrà a costare L’Aquila. Noi abbiamo risposto”, ha detto parlando ai cronisti il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che ha aggiunto: “Siamo stati in condizioni di dire al governo che ci ha fatto i complimenti per il lavoro svolto di dare l’esatta stima degli interventi”. Secondo le elaborazioni preliminari redatte sulla base delle schede progettuali già in possesso degli uffici tecnici comunali, come spiegato dall’assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano, il Comune ha prodotto una stima elaborando il calcolo delle somme necessarie per la ricostruzione degli edifici privati adottando come parametro quello della spesa per metro quadrato. L’amministrazione comunale ha parlato di un costo complessivo di 4 miliardi 376 milioni 809 mila euro. “Il 70 per cento del patrimonio immobiliare del centro storico – ha aggiunto Cialente – sarà solo da ristrutturare e riparare, non si tocca. Il restante 30 per cento, invece, andrà ricostruito o riqualificato: penso alla zona della Lauretana o di San Pietro. Ma in ogni caso la discussione sarà demandata al confronto con la città ed il Consiglio comunale”

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