Chiodi, la termovalorizzazione dei rifiuti: un valore economico e sociale elevato

Per la scelta della migliore tecnologia per il trattamento dei rifiuti la Regione Abruzzo si avvarrà del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). I contenuti della collaborazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che ha trattato anche il tema dei termovalorizzatori. “La valorizzazione energetica dei rifiuti – ha spiegato il presidente della Giunta […]

Per la scelta della migliore tecnologia per il trattamento dei rifiuti la Regione Abruzzo si avvarrà del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). I contenuti della collaborazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che ha trattato anche il tema dei termovalorizzatori. “La valorizzazione energetica dei rifiuti – ha spiegato il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi – è una fase inevitabile del ciclo integrato dei rifiuti, sancita dalla norma europea e ormai collaudata a livello di paesi comunitari e di regioni italiane. Ma proprio perché le tecnologie possono essere le più varie abbiamo chiesto la collaborazione ad un autorevole Istituto con l’obiettivo di ottenere la salvaguardia dell’ambiente e della salute umana nonché risparmi per i cittadini”. Il presidente Chiodi è stato “chiaro ed inequivocabile” sulla volontà della Regione Abruzzo di sanzionare quegli enti, Comuni o Consorzi, che “portando la responsabilità o la irresponsabilità di non aver preso decisioni, riverberano sui cittadini i costi della loro inerzia. In Abruzzo – ha rivendicato Chiodi – non sta accadendo quello che vediamo accadere in altre regioni ma proprio per questo deve valore l’indicazione forte di un Abruzzo che non vuole trovarsi nelle loro condizioni. Pertanto, accanto ad una attività pianificatoria del ciclo dei rifiuti, che contempla la raccolta differenziata, la minor produzione di rifiuti e la valorizzazione energetica stiamo studiando la possibilità di intervenire con poteri di surroga nei confronti degli enti inadempienti”. Per il presidente Chiodi non è da sottacere il fatto “grave che in questi giorni stiamo ripristinando le risorse tornate indietro perché non spese dai comuni o dai consorzi per costruire gli impianti necessari. Noi – ha aggiunto Chiodi non vogliano essere come la Bulgaria, dove si conferisce ancora in discarica il 100 per cento dei rifiuti ma come la Svezia dove per il 50 per cento si pratica la raccolta differenziata e per il 50 per cento la valorizzazione energetica”. Per l’assessore all’Energia, Mauro di Dalmazio, “c’è necessità di fare chiarezza su un tema dove la strumentalizzazione nasconde le inadempienze e le inerzie. Tutti devono fare la loro parte – ha insistito. In Regione abbiamo idee chiarissime e condivise con le Province e la scelta di pregiarci della collaborazione con il Cnr mostra che siamo intenzionati ad una pianificazione seria e risolutiva del problema dei rifiuti. Ma accanto a questo è necessario non tollerare inerzie o mancate attuazioni delle previsioni regionali”. Intanto il Cnr attiverà un confronto con la cittadinanza abruzzese chiamata a partecipare ai seminari che si svolgeranno a settembre nei quattro capoluoghi di provincia nel mese di settembre nei giorni 9 all’Aquila, 16 a Pescara, 23 a Teramo e 30 a Chieti, a partire dalle ore 16.00 . “Sul trattamento dei rifiuti – ha spiegato il coordinatore del progetto Cnr-Abruzzo, Mauro Chilante – c’è ignoranza intorno ai contenuti della legge che ruota intorno ad un principio: chi inquina paga e le attività antropiche sono fortemente inquinanti. In questi cicli seminariali – ha aggiunto Chilante – affronteremo il tema normativo, ovvero come l’assenza di governance si traduce in costi per il cittadino, la conoscenza dei prodotti che derivano dal trattamento e gli strumenti tecnologici per ridurre il loro potere impattante e, infine, come agisce la tecnologia sull’ambiente e sulla salute dei cittadini”. Alla fine del percorso il direttore generale del Settore Energia, Antonio Sorgi, ha annunciato un convegno internazionale con le regioni del Nord Europa che utilizzano da anni i sistemi di valorizzazione energetica.

Una risposta a “Chiodi, la termovalorizzazione dei rifiuti: un valore economico e sociale elevato”

  1. cosimo ha detto:

    sono perfettamente d’accordo. Chi vagheggia di differenziate spinte si ricordi che al Nord convivono pacificamente alte percentuali di raccolta differenziata e presenza di termovalorizzatori

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