Indignatos, controlli anche a Teramo negli ambienti estremisti

Per gli atti di violenza a Roma che ci hanno riportato alla mente le immagini viste 10 anni fa al G8 di Genova, sono in atto controlli e perquisizioni di centinaia di uomini delle forze dell’ordine in tutte le regioni italiane, anche nell’area del teramano. L’operazione , effettuata dalla Digos, è condotta dal Ministero degli Interni […]

Per gli atti di violenza a Roma che ci hanno riportato alla mente le immagini viste 10 anni fa al G8 di Genova, sono in atto controlli e perquisizioni di centinaia di uomini delle forze dell’ordine in tutte le regioni italiane, anche nell’area del teramano. L’operazione , effettuata dalla Digos, è condotta dal Ministero degli Interni in sinergia con la questura di Teramo si sarebbe concentrata, in particolare, in ambienti e abitazioni ritenuti di area anarchica.

Gli “indignatos” hanno provocato un centinaio di feriti, di cui tre gravi e venti persone sono state fermate oltre ad una stima complessiva di un milione di danni.  Disordini pianificati da diverse settimane prima del corteo, con una strategia ‘paramilitare’ con l’obiettivo ben preciso di raggiungere piazza San Giovanni, ‘campo ideale’ per gli scontri e con molte vie di fuga. Per i teppisti la parola d’ordine era stata: evitare il centro storico impossibile da violare perché troppo presidiato

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