“Tua”, il nuovo album di Simona Molinari con la partecipazione di Peter Cincotti

«Questo disco, rispetto ai precedenti è un po’ più sanguigno, meno attento a scelte stilistiche e musicali precise. E’ la pura espressione di quello che sono e che mi appartiene. Musicalmente è un vero e proprio miscuglio di generi e la scoperta dell’elettronica mi ha aperto un mondo di possibilità in più di fare musica […]

«Questo disco, rispetto ai precedenti è un po’ più sanguigno, meno attento a scelte stilistiche e musicali precise. E’ la pura espressione di quello che sono e che mi appartiene. Musicalmente è un vero e proprio miscuglio di generi e la scoperta dell’elettronica mi ha aperto un mondo di possibilità in più di fare musica e di esprimere degli stati d’animo. E’ stato un viaggio affascinante.

Per quanto riguarda la scrittura, mi piace pensare che il brano debba servire a chi lo ascolta: ognuno può prenderne quello che più gli serve per stare bene. Puoi ascoltarne le melodie se vuoi evadere; ne puoi cogliere l’ironia se vuoi sorridere; puoi prenderne il ritmo se vuoi ballare, o, perchè no, puoi coglierne il senso più profondo, nascosto dietro parole semplici, ed emozionarti. Scrivo in questo modo perché io per prima mi considero una, nessuna, centomila, fatta di mille umori e sfaccettature, perciò mi piace l’idea di saziare con lo stesso brano i bisogni di ognuna di esse.

In questo disco ho deciso di aprirmi un po’ di più, di raccontare qualcosa più di me.

L’amore per la mia terra, che osservo con un pizzico di amarezza. Le mie perplessità e il mio senso di instabilità in un mondo che ti dà troppi stimoli, tanto che a volte ti fa perdere di vista il senso delle cose e il discernimento su ciò che realmente è importante.

Il mio desiderio di trovare delle verità assolute e la conseguente scoperta che la verità, se esiste, cambia a seconda del punto da cui la guardi.

Il mio amore infinito per la vita, con le sue gioie e con le sue sofferenze, più forte di tutte le morti.

La mia personale lotta per la libertà di pensiero, paradossale, forse, in un momento in cui tutto sembra permesso. Eppure ogni giorno mi sento portata a prendere decisioni e a fare compromessi con quello che realmente sono e ciò che mi porto dentro, per andare avanti.

E infine l’amore, come lo vedo io: l’amore sublime, gratuito, incondizionato, che non lascia spazio al proprio egoismo per lasciar volare più in alto l’altro.

TUA è dunque l’antitesi del primo disco EGOCENTRICA.

Tua è riferito all’Amore, all’Italia, alla Libertà, alla Musica, ma anche e soprattutto alla Gente che mi ascolta, alla quale dedico tutti i miei giorni, perché possa ritrovare nelle mie storie un pezzo della propria storia e sentirsi per tre minuti meno sola.

Per mettere in atto tutto questo mi sono avvalsa di instancabili lavoratori e magnifici musicisti, sotto la supervisione attenta e scrupolosa del mio Produttore Carlo Avarello e le mani esperte di un piccolo grande genio della fonìa: Nicola Valente.

In questo disco ho avuto l’onore di collaborare con Dado Moroni, Peter Cincotti, Fabrizio Bosso, Giuseppe Milici, Danny Diaz ed Egidio Marchitelli oltre che con la mitica Mosca Jazz Band che mi segue dal principio».

Simona Molinari

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