Addio a Maria Eletta Martini, madre del volontariato italiano

Si è spenta questa mattina alle 7 nella sua casa di Lucca l’ex parlamentare e vicepresidente della Camera Maria Eletta Martini, considerata la “madre” del volontariato italiano. Nata il 24 luglio 1922, aveva fondato il Cnv e fu “staffetta partigiana” in guerra. Oltre ad aver contribuito alla genesi della legge 266 del 1991, organizzando a […]

Si è spenta questa mattina alle 7 nella sua casa di Lucca l’ex parlamentare e vicepresidente della Camera Maria Eletta Martini, considerata la “madre” del volontariato italiano.
Nata il 24 luglio 1922, aveva fondato il Cnv e fu “staffetta partigiana” in guerra. Oltre ad aver contribuito alla genesi della legge 266 del 1991, organizzando a Lucca con il Centro Nazionale per il Volontariato i primi convegni nazionali, Maria Eletta Martini, fu per lungo parlamentare Dc e, dal 1978 al 1983, fu anche vicepresidente della Camera dei deputati sotto le presidenze di Pietro Ingrao e di Nilde Iotti.
Vicepresidente nazionale del Centro Italiano Femminile, si era interessata alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle fasce di emarginazione sociale.

Con Maria Eletta Martini se ne va un pezzo della nostra storia”. Queste le parole di cordoglio dall’attuale presidente del Cnv, nonché ex Ministro e padre della protezione civile moderna, Giuseppe Zamberletti. “Maria Eletta era una donna estremamente sensibile ai temi del volontariato – continua Zamberletti – La sua storia è stata segnata dalla forte passione civile e sociale. Già organizzando i primi convegni nazionali aveva voluto fare di Lucca la capitale del volontariato italiano. Ma non è tutto. Perché se consideriamo le sue radici valoriali, possiamo riconoscere nel volontariato il centro e l’origine della sua cultura, che non ha trascurato neppure nelle sue attività parlamentari. Al volontariato si è sempre dedicata con grande impegno. Ed è grazie alla sua attenzione che si deve la nascita non solo del Cnv, ma anche di grandi progetti. A Maria Eletta va inoltre il merito di aver saputo cogliere le sfide della contemporaneità. Ci mancherà”.

A ricordarla anche Maria Pia Bertolucci, vicepresidente vicario del Cnv: “Esemplare è il suo impegno per il bene comune. Ed è grazie a lei e a Giuseppe Bicocchi che si deve la genesi del Cnv. Pensando a Maria Eletta, poi, è inevitabile porre l’accento sulle sue straordinarie capacità di sintesi. Quei due hanno portato il Centro in una dimensione nazionale, facendo di Lucca la capitale del volontariato. Un percorso di cui noi, oggi, siamo testimoni. Un lavoro, il loro, iniziato già alla fine degli anni Settanta. Un impegno in cui Maria Eletta ha creduto fino in fondo”. Maria Pia Bertolucci ricorda inoltre l’ultimo atto concreto compiuto dalla Martini: la firma per la costituzione della Fondazione Volontariato e Partecipazione, di cui il Cnv è il primo socio fondatore. “Questo – dice – testimonia come le sue ultime preoccupazioni siano sempre state per il volontariato, per la partecipazione e per l’impegno e la passione civile”.

I funerali si terranno domani alle 15 nella chiesa di San Marco a Lucca. 

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