L’Aquila, Barca: ‘Efficienza e rigore nella ricostruzione”

Il ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, intervenendo al summit con la governance della ricostruzione post sisma in Abruzzo, parlando delle proposte a lui giunte, ha detto: “Le proposte per L’Aquila arrivano d’intesa dopo una lunga consultazione avvenuta ovviamente in primo luogo con il Commissario, con i sindaci e con tutte le amministrazioni centrali. E […]

Il ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, intervenendo al summit con la governance della ricostruzione post sisma in Abruzzo, parlando delle proposte a lui giunte, ha detto: “Le proposte per L’Aquila arrivano d’intesa dopo una lunga consultazione avvenuta ovviamente in primo luogo con il Commissario, con i sindaci e con tutte le amministrazioni centrali. E arrivano attraverso una relazione, gia’ disponibile sul sito web, i cui ultimi dettagli abbiamo corretto stamane. Nella relazione ci sono indicate le informazioni che costituiscono la base, e le indicazioni sulla necessita’ di rafforzare e come la comunicazione alla cittadinanza. Un forte suggerimento – ha aggiunto – sulla necessita’ di rafforzare le previsioni, quanto verra’ speso e in quali anni e due blocchi di proposte operative, semplificazione e rigore nell’attuazione della ricostruzione. Cinque cose che si tradurranno, secondo le modalita’ istituzionali, in un provvedimento gia’ la settimana prossima. Rimaniamo d’accordo per l’accelerazione della ricostruzione che era obiettivo del nostro lavoro. La semplificazione – ha spiegato il ministro – e’ la semplificazione della struttura commissariale, sono suggerimenti arrivati in primo luogo dallo stesso Commissario Chiodi o riflessioni venute da noi dall’esame delle parti. Il che vuol dire che se riteniamo esaurita la funzione importante dei due vice commissari che si e’ svolta fino ad oggi sui terreni dell’emergenza e dei beni culturali, quindi nel ricondurre direttamente al commissario queste funzioni, si esaurisce la funzione del consulente legislativo e quindi puo’ essere soppresso”.

Per il ministro Barca “questa fase con una riduzione della dimensione dell’impegno stesso finanziario, specifico del commissariamento vuol dire una riduzione del numero dei membri del comitato scientifico che continua ad essere utile ma che si puo’ ridurre; vuol dire parallelamente dare attuazione ad un impegno gia’ preso per i Comuni, avviare da parte loro la ricostruzione dei centri unificati che consentono una maggiore efficienza di gruppi di Comuni nell’esame delle pratiche. Sono interventi che segnalano un avviamento graduale verso l’ordinarieta’”.

A pochi giorni dal terzo anniversario del terremoto che ha colpito la citta’ dell’Aquila e i comuni limitrofi il 6 aprile 2009, le risorse finanziarie complessivamente stanziate sono pari a circa 10,6 miliardi di euro (di cui 10,5 di fonte pubblica), 2,9 mld dei quali relativi agli interventi per l’emergenza e i restanti 7,7 mld destinati agli interventi per la ricostruzione. E’ quanto emerge dal Dossier informativo “La Ricostruzione dei Comuni del Cratere Aquilano”, presentato oggi nel capoluogo abruzzese dal Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, nella sua funzione di punto di contatto del Governo per le iniziative volte allo sviluppo e alla ricostruzione.

“Quindi – ha spiegato Barca -abbiamo deciso tre cose in piu’ per rafforzare il rigore: la prima quella di estendere anche a tutte le ditte di costruzione edili, di impiantistica la costituzione di un Albo presso la Prefettura che ci garantisce sia dalle infiltrazioni della criminalita’ ma anche dall’abbassamento della qualita’. Abbiamo valutato che sia opportuna, nella relazione viene indicata, la necessita’ che da adesso in poi, non per chi ha gia’ predisposto le pratiche nell’affidamento dei lavori, nella progettazione, ogni cittadino possa avvalersi e poter scegliere una rosa di almeno cinque alternative, perche’ cosi’ facendo si garantisce una maggiore concorrenza quindi l’accessibilita’ ai lavori, la qualita’ anche dei soggetti innovativi. Terzo ed ultimo, garantire ai cittadini che una volta affidati i lavori, questi vengano portati avanti nei tempi stabiliti. Magari non capiti che un soggetto che non ne abbia la capacita’ di smaltimento e realizzazione dei lavori, prenda troppi incarichi. Va benissimo che ne prenda molti ma li deve portare avanti. Quindi immaginiamo di introdurre delle sanzioni per i ritardi nell’avvio dei lavori, rispetto agli impegni assunti”.

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