Un festival, che è come una rivincita. Lo dice in senso positivo Porpora Marcasciano, presidente del Mit (Movimento identità transessuale) e direttrice di Divergenti. “Questa è la vera vendetta del movimento transessuale. Finalmente siamo riusciti a scardinare gli stereotipi che ci opprimevano da troppo tempo, ricostruendo e restituendo un’immagine variegata e preziosa del percorso di vita di un trans. E questo anche grazie al nostro Festival cinematografico”. Dal 4 al 6 maggio torna a Bologna “Divergenti”, il Festival internazionale di cinema dedicato al transessualismo e al transgenderismo, ideato e prodotto dal Mit, già alla quinta edizione. Madrina dell’evento, che si terrà al cinema Lumière, è Vladimir Luxuria, che parteciperà al dibattito conclusivo domenica 6 maggio. La manifestazione s’inserisce nel più ampio Bologna Pride, che culminerà il 9 giugno con la sfilata del Gay Pride per le vie della città. In programma tanti documentari, fiction, cortometraggi, per un totale di 14 proiezioni nell’arco delle tre serate. L’obiettivo degli organizzatori è esplorare quest’universo da più punti di vista, rimettendo insieme il mosaico dell’esperienza trans dalle origini ad oggi. Si parte il 4 maggio con “Le Coccinelle. Sceneggiata transessuale”, documentario sui femminielli napoletani in cui si mischiano “sacro e profano, antico e moderno, normale e diverso”.
Sabato 5 maggio alle 18.30 sarà presentata la graphic novel “In un corpo differente”, di Fabio Sera, biografia di Romina Ciccone, detta la Romanina, una delle prime trans italiane ad aver cambiato sesso e che sarà presente in sala. Ma ci sarà spazio anche per la musica, con la proiezione di due videoclip: “Remedios” e “Transsexual Dominatrix”. A chiudere l’evento la fiction “Madame X”, biografia non autorizzata della prima supereroina drag queen indonesiana. Quest’anno, inoltre, sono stati istituiti due premi in onore di Romanina e di Roberta Ferranti, oltre al Premio del pubblico che esiste dalla prima edizione.
Il Festival del Mit festeggia oggi una ricorrenza fondamentale per il percorso dei transessuali in Italia, cioè l’approvazione della legge 164 che introdusse, il 14 aprile 1982, il cambio di sesso. Per celebrare l’evento, gli organizzatori hanno deciso di dedicare quest’edizione alle pioniere del movimento, che in quegli anni si batterono per i diritti dei trans, e in particolare a Marcella Di Folco, storica presidente del Mit e consigliere comunale a Bologna. “Abbiamo faticato tanto per guadagnarci un posto al sole – commenta Marcasciano – e il nostro Festival è la testimonianza di questa vittoria. I partecipanti aumentano di anno in anno e ultimamente riceviamo inviti anche all’estero”. Un festival che dialoga con le istituzioni, precisano al Mit. Anche se fino all’ultimo non si sapeva se sarebbe andato in porto: “Fino a gennaio il Festival è stato in forse, perché la crisi ha colpito tutti – concludono Marcasciano e Luki Massa, direttrice artistica di Divergenti -. Ma, per sostenere il progetto, oltre alle iniziative di autofinanziamento, si è attivata una fitta rete di associazioni e privati: gli anni scorsi, avevamo ricevuto un contributo anche dalla Provincia e dal Comune, mentre quest’anno solo la Regione ci ha dato piccolo finanziamento”.
Giulia Maccaferri
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