L’Aquila: Incontro dei Coordinatori dei GIT di Banca Etica/Video

I Coordinatori dei diversi Gruppi d’Iniziativa Territoriale (GIT) dell’area  Centro di Banca Etica si sono ritrovati, oggi a L’Aquila, per due giorni di riflessione e di confronto sul valore della risorsa umana su cui la Banca fonda la sua missione. Lo scopo è quello di condividere/scambiare idee ed opinioni ed essere attivi nella vita sociale […]

I Coordinatori dei diversi Gruppi d’Iniziativa Territoriale (GIT) dell’area  Centro di Banca Etica si sono ritrovati, oggi a L’Aquila, per due giorni di riflessione e di confronto sul valore della risorsa umana su cui la Banca fonda la sua missione.
Lo scopo è quello di condividere/scambiare idee ed opinioni ed essere attivi nella vita sociale della banca superando le distanze fisiche per andare oltre alle proprie idee ed opinioni. Si vuole concretizzare l’idea che una Banca diversa è possibile al di là delle posizioni ed interessi personali.
Secondo il documento licenziato dall’Assemblea dei soci di Banca popolare Etica, non si tratta di una nuova ideologia ma della ricerca di una volontà e di un denominatore comune, socialmente ed ecologicamente orientato, per rafforzare e dare identità al concetto di società civile e di cittadinanza responsabile. Sulla base di queste premesse e valori Banca Etica propone ai propri soci di essere protagonisti di un processo di cambiamento in ambito economico e finanziario.
E L’Aquila ha tutte le premesse per far diventare i soci protagonisti e ” Replicare le due esperienze di formazione realizzate ad Arezzo ed Ancona: la Scuola Popolare di Economia”, è quanto afferma Matthias Junka, Coordinatore Soci Abruzzo.
Per Andrea Battinelli, Coordinatore Soci Arezzo, la scuola è “Un percorso importante per un sapere critico legato alla vita quotidiana in grado di svolgere una funzione educativa nel confronti del risparmiatore e del beneficiario del credito, responsabilizzando il primo a conoscere la destinazione e la modalità d’impiego del suo denaro e stimolando il secondo a sviluppare con responsabilità progettuale la sua autonomia e capacità imprenditoriale”.
“Banca Etica ha lavorato attivamente per la Casa del Volontariato ed ha nell’interno una sua sede. Questo dimostra che il volontariato esiste, funziona e che non è un elemento accessorio”, è quanto ha detto Emiliana Renella, Responsabile Culturale area Centro.
L’organizzazione territoriale dei soci, pertanto, rappresenta uno strumento e una metodologia importante per dare concretezza e forza a questo ruolo di cittadino responsabile, valorizzando, in questo progetto di finanza etica, le singole specificità e sensibilità, la pluralità di esperienze, la passione di progettare e di intraprendere nuovi percorsi, la cooperazione e il confronto. Nel liberare queste energie e risorse Banca Etica entra in relazione con il territorio, concorre alla sua “animazione” diventando così parte integrante nei processi di sviluppo locale.

Il sogno di Banca Etica oggi può essere il sogno di molti e quindi bisogna crederci ed impegnarsi per riuscire a fare di più!

Luisa Stifani

Vedi il video con le interviste

 

 

 

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