Fiat, Barca: se un’impresa non fa profitto, non è sostenibile

“Sono lieto che Marchionne incontrerà il presidente del Consiglio, ma un’idea ce la faremo quando capiremo in cosa consiste questo piano e quando ci sarà una prospettiva di finanziare le imprese in Italia con i fondi fatti in Italia: se un’impresa non fa profitto o si approvvigiona dallo Stato o dai profitti di altre aree […]

“Sono lieto che Marchionne incontrerà il presidente del Consiglio, ma un’idea ce la faremo quando capiremo in cosa consiste questo piano e quando ci sarà una prospettiva di finanziare le imprese in Italia con i fondi fatti in Italia: se un’impresa non fa profitto o si approvvigiona dallo Stato o dai profitti di altre aree del mondo, evidentemente non è sostenibile”. Così il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca ospite della trasmissione Omnibus in onda questa mattina su La7.

Ma rassicura che “l’attenzione è massima”, perché la Fiat “è un punto importante del paese: tutti i punti di svolta della storia dell’Italia, positivi o negativi, sono stati legati a questa straordinaria produzione”. Quanto al ruolo che hanno avuto gli incentivi sul mercato automobilistico, il ministro condivide l’analisi di Marchionne e afferma: “Certamente hanno drogato l’auto della Fiat per tanti anni e hanno distorto le decisioni che venivano prese”. E conclude sottolineando l’importanza di una politica industriale: “Soggetti privati e pubblici devono convergere su due-tre-quattro grandi idee forza – dice Barca – perché se i mercati sono incerti per gli imprenditori e per lo Stato è importante avere delle certezze”.

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