Finmeccanica: “L’Infinito bacino di voti”

Alle porte di una campagna elettorale per costituire il nuovo Governo, la solita politica si premura di garantirsi voti e poltrone, sempre alle spalle dei poveri lavoratori delle nostre aziende. Vengono pronunciate parole che sanno solo di nuove illusioni. Nella memoria di tanti ancora sono vive le immagini di volti noti sui tetti della Finmek, mentre si preparano […]

Alle porte di una campagna elettorale per costituire il nuovo Governo, la solita politica si premura di garantirsi voti e poltrone, sempre alle spalle dei poveri lavoratori delle nostre aziende. Vengono pronunciate parole che sanno solo di
nuove illusioni. Nella memoria di tanti ancora sono vive le immagini di volti noti sui tetti della Finmek, mentre si preparano nuove carte e nuove interpellanze a sindacati e parlamentari, perché dietro quel gesto eclatante di
massima disponibilità c’è stato solo l’abbandono ed un’assenza di ripresa che, ancora oggi con la riforma Fornero, fa sentire tutto il suo peso.
Senza vergogna per le rinnovate sofferenze, si offre, con l’altra mano, il nuovo contentino: una cassa integrazione di sei mesi al più 12, utile ad irretire i lavoratori senza aggancio alla pensione. Nulla in vista, invece, per l’agognato polo elettronico, né per un’attribuzione dei locali alle start up giovanili, promesse svanite alla fine delle recenti amministrative… eppure
sarebbe stato questo il modo migliore per valorizzare intuito, intraprendenza, e creatività di tanti giovani e meno giovani, che in questo modo possono dare anche risposta alla necessità di far lievitare il PIL nazionale.

Enza Blundo MoVimento 5 Stelle

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