Terremoti: attivati dalla Caritas i “cantieri solidali”

Sono ancora vivi i ricordi e purtroppo le ferite della scossa di terremoto che il 6 aprile 2009 colpì l’Abruzzo e in particolare la zona de L’Aquila. Immediata l’attivazione degli aiuti che, in ambito ecclesiale, hanno visto Caritas Italiana in prima linea con un ampio coinvolgimento di risorse umane e finanziarie. “Sono stati raccolti oltre […]

Sono ancora vivi i ricordi e purtroppo le ferite della scossa di terremoto che il 6 aprile 2009 colpì l’Abruzzo e in particolare la zona de L’Aquila. Immediata l’attivazione degli aiuti che, in ambito ecclesiale, hanno visto Caritas Italiana in prima linea con un ampio coinvolgimento di risorse umane e finanziarie. “Sono stati raccolti oltre 35 milioni di euro – ricorda oggi la Caritas -, di cui 5 messi a disposizione dalla Cei dai fondi dell’8 per mille. In base alla lettura del territorio e dei bisogni della popolazione, Caritas Italiana, in stretto accordo con la Chiesa aquilana, ha definito fin da subito le linee di sviluppo dell’intervento, coinvolgendo anche le delegazioni regionali delle Caritas di tutta Italia: emergenza e primo aiuto; ascolto e accompagnamento della popolazione, ricostruzione, riabilitazione socio-economica. Una presenza che dopo quattro anni continua a dare frutti”.
Sabato 4 maggio 2013 verrà infatti inaugurata a Villa S.Angelo (AQ) una struttura che ospiterà spazi da adibire al riavvio di attività commerciali, un centro di ascolto parrocchiale, attività di formazione e un salone comunitario.
“La Chiesa è accanto alle vostre sofferenze”, aveva detto Benedetto XVI in visita ad Onna, e così è tuttora. Una promessa che sempre Benedetto XVI ha ripetuto visitando i luoghi colpiti dal sisma che nel maggio 2012 ha messo a dura prova la popolazione dell’Emilia Romagna e anche di Lombardia e Veneto “La Chiesa vi è vicina e vi sarà vicina con la sua preghiera e con l’aiuto concreto… in particolare della Caritas”.

“Anche in questa nuova emergenza – si ricorda – la pronta mobilitazione della rete Caritas (e i 3 milioni di euro subito stanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana in fase di emergenza) hanno consentito risposte ai bisogni immediati e l’attivazione di significative esperienze di gemellaggi. Sono state circa 10 milioni di euro le offerte pervenute a Caritas Italiana che, d’intesa con le realtà colpite, ha avviato la realizzazione di 17 Centri di Comunità, per riaggregare e rafforzare il tessuto sociale”.
Anche in questo0 caso, domenica 7 aprile 2013, dopo i due già realizzati nell’arcidiocesi di Modena-Nonantola, a Gallo di Poggio Renatico, nell’arcidiocesi di Bologna, verrà inaugurato il terzo di questi Centri, alla presenza del vicario generale mons. Giovanni Silvagni. Alla realizzazione del Centro hanno contribuito anche le Caritas della Liguria.
Sempre in aprile è prevista l’inaugurazione di altri cinque centri. Tre nell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola: domenica 21 aprile 2013 a Cavezzo e a San Prospero, domenica 28 aprile 2013 a Solara; due nella diocesi di Carpi: venerdì 26 aprile 2013 a Fossa di Concordia e a Budrione. A seguire verranno consegnati gli altri centri in fase di completamento, nelle diocesi di Carpi, Adria-Rovigo, Ferrara-Comacchio.

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