Ryanair cita in giudizio Google e Eadreams: pubblicità ingannevole

Alle carte bollate che volano in questi giorni tra colossi mondiali del trasporto e del web, rispettivamente nelle persone giuridiche di Ryanair, notissima compagnia aerea di bandiera irlandese, e Google, il primate di internet, si aggiungono anche i moniti contenenti inviti all’attenzione sugli acquisti cosiddetti low-cost, in materia di viaggi, che provengono dal mondo del […]

Alle carte bollate che volano in questi giorni tra colossi mondiali del trasporto e del web, rispettivamente nelle persone giuridiche di Ryanair, notissima compagnia aerea di bandiera irlandese, e Google, il primate di internet, si aggiungono anche i moniti contenenti inviti all’attenzione sugli acquisti cosiddetti low-cost, in materia di viaggi, che provengono dal mondo del consumerismo.

“La battaglia legale intrapresa da Ryanair nei confronti dei convenuti Google ed eDreams sul tema delle tariffe aeree ingannevoli è un invito a tutta la comunità dei consumatori italiani a riflettere su un fatto essenziale. Meglio rivolgersi, seppur in un ottica di risparmio, a siti certificati che operano da anni in sicurezza sul mercato del web. O, piuttosto che rischiare, nel dubbio è sempre preferibile la figura dell’agente di viaggio in carne e ossa. Questo al fine di circoscrivere in maniera inappuntabile un soggetto giuridico preciso nei confronti del quale, in caso di contenzioso, dirigere in maniera univoca le proprie richieste danni”, dichiara l’Avvocato Patrizia Polliotto, Legale dell’Unione Nazionale Consumatori, nonché Fondatore Presidente del Comitato Regionale del Piemonte della medesima associazione consumeristica, dal 1955 a oggi la più antica e autorevole in Italia.

“Il vero risparmio sta nella certezza di un acquisto che non comporti, in seguito e inaspettatamente soprattutto, alcun costo aggiuntivo che non sia il prezzo del bene o del servizio stesso. Meglio investire dunque qualche euro in più in acquisti cauti, piuttosto che perdere tempo, serenità e denaro prezioso”, conclude l’Avvocato Patrizia Polliotto.

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