Da Pavia a Kiev in bicicletta

Oggi, mercoledì 25 maggio, il ciclista settantenne Diego Vallati partirà da Pavia con la sua bicicletta per raggiungere Kiev passando da Chernobyl. Il viaggio, che promuove l’Organizzazione Umanitaria SOLETERRE – STRATEGIE DI PACE, si pone l’obiettivo simbolico di creare un collegamento fra due realtà che giornalmente combattono per fornire le giuste cure e innalzare i […]

Oggi, mercoledì 25 maggio, il ciclista settantenne Diego Vallati partirà da Pavia con la sua bicicletta per raggiungere Kiev passando da Chernobyl. Il viaggio, che promuove l’Organizzazione Umanitaria SOLETERRE – STRATEGIE DI PACE, si pone l’obiettivo simbolico di creare un collegamento fra due realtà che giornalmente combattono per fornire le giuste cure e innalzare i tassi di sopravvivenza dei bambini malati di tumore: il Policlinico San Matteo di Pavia e l’ospedale di Kiev.

 Da anni SOLETERRE è attiva a sostegno dei bambini onco-malati con un Programma attivo in 6 Paesi tra i quali l’Ucraina, colpita 30 anni fa dal più grave incidente nucleare della storia: Il 26 aprile 1986 scoppiò il reattore della centrale nucleare di Chernobyl con gravi conseguenze sulla salute della popolazione che purtroppo continuano ancora oggi.

Diego Vallati intraprenderà un viaggio di estrema importanza questa mattina indossando una t-shirt Soleterre: il ciclista  raccoglierà a Pavia i disegni dei bambini ricoverati nel reparto di oncoematologia del San Matteo per regalarli ai bambini del reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Kiev e rientrerà in Italia con i disegni che i pazienti di Kiev hanno realizzato per i bambini di Pavia. Inoltre, attraverso i social network, comunicherà la sua posizione e le tappe raggiunte, utilizzando l’hashtag #ilviaggiodiDiego.

 «Quest’anno la ricorrenza del trentennale del disastro di Chernobyl ha indotto tutti a rivolgere almeno un pensiero a tutte le persone che hanno molto sofferto a causa di quel triste evento – afferma Diego Vallati in merito al suo viaggio – il rischio che però si corre in tutte le celebrazioni/commemorazioni, è che si tratti di un pensiero magari sentito per quel giorno e poi … nulla per il resto dell’anno. Ci sono invece associazioni, medici, privati cittadini che costantemente, volontariamente si dedicano ad alleviare gli effetti di quella enorme disgrazia. Per questo motivo devo ringraziare la Fondazione Soleterre che mi offre la possibilità di dare un senso a questo mio viaggio, al di là della mia passione per la bicicletta, La mia ammirazione quindi è per tutti coloro che si impegnano quotidianamente in quest’opera di sostegno, ciascuno nell’ambito delle proprie capacità e possibilità. Io invece so solo pedalare. E questo è quello che offro

È possibile sostenere economicamente le due corsie dell’Ospedale San Matteo di Pavia e dell’Istituto del cancro di Kiev, permettendo a Soleterre di realizzare le cure (sostegno psicologico in Italia e anche acquisto di medicinali a Kiev) attraverso il progetto “Adotta una corsia” visitando il sito www.soleterre.org oppure donando direttamente al link:http://www.soleterre.org/donazione.

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