Ricerca. Telethon raccoglie più di 56 mln per sostenere ricerca malattie rare

Fondazione Telethon chiude l’anno con una raccolta fondi di oltre 56 milioni e 500 mila euro. Questa cifra racchiude l’intera raccolta del 2022, ottenuta grazie a tutti coloro che, da gennaio a dicembre, hanno scelto di sostenere la lotta alle malattie genetiche rare: gli oltre 140.000 donatori che hanno attivato una donazione continuativa aderendo al […]

Fondazione Telethon chiude l’anno con una raccolta fondi di oltre 56 milioni e 500 mila euro. Questa cifra racchiude l’intera raccolta del 2022, ottenuta grazie a tutti coloro che, da gennaio a dicembre, hanno scelto di sostenere la lotta alle malattie genetiche rare: gli oltre 140.000 donatori che hanno attivato una donazione continuativa aderendo al programma ‘Io adotto il futuro’ attraverso il bollettino postale, il sito internet e lo shop solidale. Ma anche le generose donazioni delle tante aziende partner, l’impegno dei numerosi volontari della Fondazione attraverso le due campagne di piazza in primavera e a Natale, con i Cuori di biscotto e i Cuori di cioccolato, i fondi derivanti dalle firme a favore di Telethon del 5×1000, la raccolta derivante dai lasciti testamentari, e naturalmente le donazioni tramite il numero solidale 45510 promosso grazie alla collaborazione con la Rai durante la Maratona televisiva appena conclusa. “Anche il 2022 è stato per Fondazione Telethon un anno di traguardi che, come sempre, sono subito diventati punto di partenza per progredire ancora. Tutto questo grazie al sostegno di persone e aziende che hanno voluto sostenerci- ha dichiarato Francesca Pasinelli, Direttore Generale di Fondazione Telethon- Siamo orgogliosi di contribuire da oltre 30 anni, con il finanziamento di progetti pionieristici sulle malattie genetiche rare, al progresso di ricerche che hanno ricadute tangibili per tutti. Questo Natale in tanti hanno scelto di rispondere all’appello della nostra campagna ‘Facciamoli diventare grandi’: grazie al loro contributo Fondazione Telethon potrà continuare a lavorare affinché nessuno venga lasciato indietro e, costi quel che costi, anche i bambini affetti da una malattia genetica rara possano crescere guardando al futuro come tutti gli altri”.

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